Muore dopo la festa, disposta l’autopsia

Salzano. La vittima ha 36 anni, gli amici hanno raccontato di aver fumato uno spinello. Il pm vuole vederci chiaro

di Giorgio Cecchetti

SALZANO

E’ morto ad appena 36 anni durante una festa: per ora, stando ai medici del 118, per arresto cardiaco, ma il pubblico ministero Angela Masiello ha già disposto l’autopsia e ad eseguirla oggi sarà il primario mestrino di Medicina legale Silvano Zancaner. Marco Tonetto era a casa dell’amica V.M. di Salzano: erano in cinque, hanno mangiato e bevuto. Ai carabinieri hanno raccontato di aver fumato pure uno spinello, il sospetto è che potrebbero aver assunto anche altro, visto che uno di loro un tempo frequentava assiduamente un cittadino albanese che è poi rimasto implicato in un esteso traffico di cocaina, ma la padrona di casa e gli altri amici presenti alla festa, sentiti dai carabinieri, hanno decisamente negato questa circostanza e comunque i militari dell’Arma non avrebbero trovato tracce di altre sostanze stupefacenti.

Toccherà, dunque, all’autopsia chiarire che cosa è accaduto e se non si tratta di una morte naturale - per un infarto o un aneurisma che possono colpire anche a quell’età - sarà necessario attendere alcuni giorni per avere la risposta dai laboratori dell’Asl 12. Sono gli esami tossicologici sui tessuti degli organi interni, infatti, a rivelare se e quali sostanze la persona deceduta ha assunto. A differenza dei testimoni, che qualche volta davvero non sanno e in altre occasioni non hanno voluto dire, gli esami di laboratorio non mentono. Se a provocare la morte di Tonetto è stato un cocktail di alcol, fumo e altre sostanze stupefacenti le analisi lo metteranno in luce e le indagini dei carabinieri dovranno poi ricostruire quello che avvenuto in casa di V.M., soprattutto chi avrebbe portato la droga.

Se, invece, l’autopsia confermerà la diagnosi fatta dal medico del 118, giunto nella casa di Salzano con l’autoambulanza dall’ospedale di Mirano, il pubblico ministero lagunare manderà tutto in archivio, dopo aver appurato che non è stata compiuta alcuna irregolarità, in particolare per quanto riguarda la richiesta dell’intervento medico. Poco più di un mese fa a Venezia, è accaduto un episodio simile e i tre amici dell’uomo morto presenti in casa sono ora indagati per omissione di soccorso.

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