Muore a 49 anni il dirigente calcistico Massimo Dalla Torre
Solo poco più di quindici mesi fa aveva scoperto di avere un tumore. Lavorava in fabbrica ed era nello staff dirigenziale del Lugugnana calcio. Il cordoglio della squadra e della famiglia.

Ucciso da un tumore in poco più di 15 mesi. È morto ieri, lasciando un vuoto incolmabile. Massimo Dalla Torre, dipendente di una fabbrica, 49 anni, era conosciuto soprattutto per essere un dirigente del Lugugnana calcio, formazione dilettantistica del vicino comune di Portogruaro. Lui viveva da solo a San Michele al Tagliamento, che torna a piangere per un'altra morte precoce a distanza di poche settimane dal decesso di Stefano Paganello, mancato a 51 anni a seguito di un incidente in Friuli. Massimo nell'ultimo periodo della sua vita era tornato a vivere dai genitori, in una casa non lontano dalla chiesa di Cesarolo. I suoi lo hanno accudito fino alla fine e per quanto possibile gli hanno fatto trascorrere un'esistenza normale. Lo accompagnavano in sedia a rotelle in paese e poi a Bibione. Ieri in casa sono finite tutte le speranze. Il Lugugnana calcio ha dedicato dei versi a lui, soprannominato Dalla, in serata. Massimo lascia i fratelli Michele e Marco, i genitori Paola e Andrea, i nonni Natale e Rina. Oggi sarà recitato il rosario alle 18 nella chiesa di Cesarolo dove domani alle 15 saranno celebrati i funerali.
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