Muore a 43 anni Roberto Paties figlio del titolare dei “Do Forni”

VENEZIA. Tutti erano sicuri che avrebbe superato quel momento così difficile. Lui salutava dal suo letto di ospedale, postava foto su Facebook con la parola d’ordine: «Sorridere sempre!». Roberto Paties invece non ce l’ha fatta. È morto improvvisamente lunedì notte all’Ospedale di Padova. 43 anni, direttore dell’hotel Bonvecchiati, figlio di Eligio, console russo a Venezia e titolare dei “Do Forni”.
Una crisi improvvisa, arrivata quando Roberto si stava riprendendo dopo un delicato intervento.
La notizia ha fatto in poche ore ieri mattina il giro della città. Tanti i veneziani che lo conoscevano e gli volevano bene. Paties era un tifoso storico della Reyer e un grande appassionato di basket. Era tutte le domeniche al Taliercio, aveva organizzato i gemellaggi tra tifoserie, a cominciare da Avellino. Sul suo profilo Facebook sono tante le fotografie che lo ritraggono – sempre sorridente – avvolto nella bandiera orogranata con il «Leon». Una delle più recenti, l’istantanea con Julian Stone, il play della passata stagione, con i capelli tinti di giallo. Roberto regge un cartello bianco con su scritto: «Co Stone de rosso piturà anca Cantù gavemo asfaltà». Gioia per la vittoria della Reyer con la Pallacanestro Cantù. E domenica al Taliercio la Reyer torna a giocare proprio con la squadra di Cantù. La società ha annunciato che ricorderà Roberto osservando un minuto di silenzio prima dell’inizio della gara.
La notizia della morte di Roberto ha seminato dolore e disperazione. Il padre Eligio lo ricorda tra le lacrime. Ma ieri ha voluto aprire il ristorante, confortato dai dirigenti e dal personale che consocevano Roberto da molti anni. «Una persona solare, buono e con tanta voglia di vivere», lo ricorda Pasquale, da sempre braccio destro di Eligio. «Un dispiacere enorme, ci conoscevamo bene», commenta il notaio veneziano Paolo Chiaruttini. «Siamo vicini a Eligio per questa tragedia», scrive il deputato del Pd Davide Zoggia, «perdere un figlio così giovane è un vuoto incolmabile». Roberto era uno dei due figli del celebre ristoratore veneziano. Aveva studiato a Ferrara, poi aveva preferito trovare una strada autonoma per il lavoro, uscendo dall’avviata azienda di famiglia. Era diventato general manager dell’hotel Bonvecchiati, in Bacino Orseolo. Ma aveva mantenuto rapporti molto stretti con la famiglia. Tra i primi ad accorrere ieri il fratello Diego. Paties lascia la moglie e due figli piccoli, di 8 e 4 anni.
I funerali si terranno nella chiesa di Santa Maria Formosa, con ogni probabilità venerdì mattina.
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