Multe fino a 500 euro a chi sfama le oche

MIRA. Saranno apposti dal Comune di Mira dalla prossima settimana i cartelli che vieteranno di dare da mangiare alle oche, cigni e anatre lungo il Naviglio del Brenta a ridosso di Villa “Foscari La Malcontenta”. Chi sarà sorpreso a rifocillare gli animali verrà multato con una sanzione da 50 a 500 euro. Il cartello recita chiaro: “È severamente vietato somministrare cibo agli animali liberi”.
Di oche in questo punto del Comune di Mira qualche anno fa ce n’era una sola. Qualche avventore di un bar del paese, però, ha verificato il Comune, ha ritenuto che quell’animale che aveva fatto gruppo con due cigni, avesse bisogno di compagnia, ne ha comprate altre e le ha liberate sul Naviglio. Ora il problema di questo comportamento, e del gruppo di oche in piazzetta che tra l’altro creano anche problemi alla viabilità, ricade su tutti, piazzetta e canale. Chi sarà sorpreso a violare l’ordinanza verrà multato dalla polizia locale che dovrà far rispettare il divieto.
Nei mesi scorsi qualche titolare dei negozi, ma anche cittadini e automobilisti, avevano lamentato il comportamento aggressivi degli animali e il fatto che le oche sporcavano la piazzetta turistica a ridosso della villa palladiana.
«L’intento», dice l’assessore Maurizio Barberini, «non è quello di far sparire le oche dal Naviglio, che tra l’altro ci sono sempre state nel corso dei secoli, ma allontanarle dalla piazzetta semplicemente non alimentandole. Troveranno sulle rive del canale o da altre parti, l’habitat più congeniale».
Sulla vicenda interviene anche Roberto Martano, referente dell’Enpa della Riviera del Brenta: «La soluzione dei cartelli di divieto messa a punto dal Comune di Mira», commenta, «è stata decisa anche da altre amministrazioni. Nel Trevigiano ad esempio, lungo il Sile, cartelli di divieto di alimentare gli animali sono presenti in diversi punti. Spesso turisti o passanti poi danno a questi animali cibi dannosi per la loro salute». —
Alessandro Abbadir
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