Mose. «Bando assunzioni, procedure illegittime». Fiengo scrive all’Anticorruzione

VENEZIA
L’elenco dei dipendenti e i loro curricula. Per preparare il bando di gara e l’assunzione dei dipendenti del Consorzio Venezia Nuova e Comar. La richiesta è stata fatta nei giorni scorsi al Consorzio Venezia Nuova. E ha suscitato un putiferio. Giuseppe Fiengo, amministratore straordinario nominato dall’Anac e dal ministero degli interni dopo lo scandalo del 2014, ha preso carta e penna e scritto una lettera dai toni durissimi.
«Grave illegittimità», scrive Fiengo, «in questo modo si possono misurare le condizioni dei bandi sui requisiti posseduti solo da alcuni concorrenti». La scintilla martedì mattina. Proprio mentre si contavano i voti delle elezioni amministrative, nella sede del provveditorato alle Opere pubbliche, a palazzo Dieci Savi, è stata convocata una riunione dal commissario straordinario Elisabetta Spitz e dal provveditore Cinzia Zincone. All’ordine del giorno il passaggio dei dipendenti del Consorzio e di Comar, in vista della nuova Agenzia.
«Mi riferiscono di un incontro a me non noto con l’architetto Spitz, il provveditorato e un tale Antonio Ronza», scrive Fiengo, «nel corso del quale sono stati chiesti tutti i dati dei nostri dipendenti». Si tratta come è evidente, di dati sensibili non ostensibili a chi è privo di legittimazione sulla gestione consortile».
Antonio Ronza infatti non fa parte del Provveditorato, ma è da anni il direttore del Personale del Demanio, struttura da dove proviene Spitz. In passato era stato coinvolto anche in una inchiesta sui concorsi per le assunzioni al Demanio.
Proprio Ronza è tra coloro che dovrebbero essere nominati ai vertici della nuova Autorità per la laguna. Insieme all’ex vicesindaco Luciana Colle, funzionaria del Demanio da sempre in buoni rapporti con Spitz.
Ma l’ultima iniziativa ha riacceso la polemica. Provocando la reazione di Fiengo.
Polemiche approdate anche in Parlamento, con una interrogazione presentata dalla senatrice dei Cinquestelle, Orietta Vanin. «Chiediamo di sapere se Spitz nonsia in conflitto di interessi», ha scritto Vanin, «per i suoi trascorsi come consulente del Consorzia Venezia Nuova all’epoca di Mazzacurati. Chiediamo anche al ministro Paola De Micheli di garantire che le persone coinvolte nella nuova Agenzia siano di grande competenza».
Da quando stata insediata, nel novembre del 2019, la commissaria Spitz si è circondata di collaboratori che lavoravano con lei al Demanio. A sua disposizione la legge ha stanziato un milione di euro proprio per pagare i collaboratori. Una fase delicata, quella del passaggio dei lavoratori che lavorano al Consorzio e Comar, in totale circa 250 persone. Dovranno essere assunte dalla nuova struttura con un bando di gara.
A partire dal 2022 il Consorzio Venezia Nuova sarà sciolto, lasciando il posto alla nuova Autorità.
Nei prossimi giorni il decreto del governo sarà convertito in legge dal Parlamento. Con alcune modifiche richieste dagli enti locali e dagli stessi senatori del Pd. «Dovrà dipendere dal ministero per l’Ambiente e non solo dalle Infrastrutture».
L’Agenzia si dovrà occupare della gestione del Mose – almeno 100 milioni di euro ogni anno – ma anche degli interventi in laguna e all’Arsenale. Le prove sono i corso. E per il prossimo inverno il Mose potrebbe essere pronto ad essere sollevato. Ma come annunciato dalla Spitz, solo in caso di maree superiori a 130 centimetri. —
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