Morto per sospetta overdose attesa per l’esito dei prelievi

Servirà attendere qualche settimana per capire se il giovane di 27 anni trovato morto martedì pomeriggio nella sua casa in via Ca’ Rossa sia stato stroncato da una dose di eroina risultata fatale. Nelle scorse ore il medico legale ha effettuato l’autopsia, disposta dal pubblico ministero Roberto Terzo. Nel corso dell’esame, come da prassi, sono stati eseguiti alcuni prelievi, i cui esiti saranno fondamentali per capire le cause del decesso del giovane. Tutto lascia pensare che la morte sia strettamente connessa agli stupefacenti, di cui il 27enne faceva uso da anni.

Resta da capire, però, se sia stata fatale l’ultima dose - anche se vicino al giovane non sarebbero stati trovati i segni o gli oggetti tristemente famosi che potessero far pensare che è morto dopo essersi iniettato l’eroina - o se a cedere sia stato il cuore, fiaccato dalla lunga dipendenza dalle sostanze stupefacenti.

Il giovane è stato trovato senza vita dai genitori nel pomeriggio di martedì: inutile l’allarme, per il 27enne non c’era già più nulla da fare. Alla polizia il compito di effettuare i rilievi. Immediatamente, tenuto conto anche che il ragazzo era noto come tossicodipendente, l’ipotesi più accreditata è stata quella di una morte legata in qualche modo alla droga. E l’autopsia dovrà dipanare ogni dubbio.

Prima di lui, altre otto persone nel Veneziano, e in particolare nella zona di Mestre, avevano perso la vita. L’ipotesi più accreditata è che le ultime morti da eroina siano state causate da una partita di sostanza stupefacente tagliata poco e quindi troppo pura, a cui anche i tossicodipendenti non sono abituati. Tra le altre cose, alcuni degli ultimi giovani morti di recente in città erano settimane che non assumevano sostanze stupefacenti quando si sono iniettate la dose che poi era risultata letale.

(ru.b.)