Morto padre Faldani, frate degli operai a Porto Marghera

MARGHERA. È morto nella notte tra l’8 e il 9 dicembre padre Mario Faldani. Originario di Cittadella, dove verrà sepolto, il frate è deceduto all’ospedale di Montebelluna. A Marghera lo ricordano in...

MARGHERA. È morto nella notte tra l’8 e il 9 dicembre padre Mario Faldani. Originario di Cittadella, dove verrà sepolto, il frate è deceduto all’ospedale di Montebelluna. A Marghera lo ricordano in tanti: padre Mario Faldani per anni ha vissuto in una casa della diocesi di Venezia in via della Pila 9, intitolata a San Giuseppe Lavoratore assieme a due frati operai e due frati cappellani del lavoro, occupandosi del mondo operaio di Porto Marghera, ricorda “Gente Veneta”, il settimanale cattolico. Commosso il ricordo anche del deputato Pd, Michele Mognato. «L’ho incontrato alla mia prima esperienza di delegato sindacale della Filcams Cgil nei primi anni Ottanta. Mario, dirigente della Cgil, lavorava in fabbrica alla mensa dell’Italsider e poi, dopo un periodo di disoccupazione, a Fusina. Sono cresciuto politicamente e sindacalmente ascoltandolo e discutendo con lui», ricorda Mognato, che da ragazzino viveva nella via Aleardi dove lavorava un altro frate operaio, Luciano Bano. «Sembra un’altra epoca ma quella esperienza che ha visto protagonisti uomini come Mario, con la loro fede religiosa, la loro passione civile e sociale, ha dato una mano per combattere le povertà e le ingiustizie del mondo del lavoro, guardando agli interessi di tutti, in particolare dei più deboli, battaglie coerenti con il Concilio». Con padre Angelo Tironi e i padri Luciano Bano, Tarcisio Ballan, Mario Cisotto e altri, Faldani aveva animato la Onarmo, opera nazione di assistenza religiosa e morale degli operai di Marghera. E in seminario erano uno dei “Cedri del Libano” con l’attuale vescovo di Treviso. E sarà proprio Gianfranco Agostino Gardin a celebrare i funerali domani nei santuari antoniani di Camposampiero, alle 10.30. (m.ch.)

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