Morto nello schianto di Caposile, la sorella: «Carlo, un fratello buono e generoso»

Eleonora Simonetto ricorda il 23enne morto domenica. Una 36enne indagata per omicidio stradale, donati gli organi
Giovanni Cagnassi Sandro Perissinotto
Carlo Simonetto, 23 anni
Carlo Simonetto, 23 anni

FOSSALTA DI PIAVE. Era l’unico nipote maschio di una grande famiglia di Fossalta di Piave molto unita e conosciuta. La morte del 23enne Carlo Simonetto è una tragedia per la comunità della cittadina che piange adesso un’altra giovane vita stroncata sulla strada.

Figlio di Gabriele Simonetto e Loredana Biasi, aveva due sorelle, Eleonora e Laura, molto legate a lui. Il papà Gabriele, con il fratello Franco, è il titolare della Termoidraulica Fratelli Simonetto, azienda molto radicata sul territorio che ha lavorato anche per il Comune di Fossalta oltre che per tante famiglie e aziende della zona.

L’incidente

Domenica 25 aprile intorno alle 22.15, al rientro da una serata trascorsa sul litorale, la Peugeot 208 guidata da Carlo Simonetto era preceduta dall’Alfa Romeo Giulietta con alla guida un amico, coetaneo di Fossalta, L. C. , al rientro dal litorale lungo la provinciale 44, poco prima dei vivai Sorgon, ai confini tra i territorio di Jesolo e San Donà.

Secondo una prima ricostruzione della dinamica, l’auto che proveniva dalla direzione opposta, quindi verso Jesolo, una Nissan Qashqai guidata da I. N. di 36 anni di Cavallino Treporti, avrebbe colpito, per cause in fase di accertamento, l’Alfa Romeo nella parte posteriore sinistra provocando un testacoda dal quale L. C. è uscito quasi illeso e sotto choc per il colpo improvviso. La sua auto è infatti rimbalzata a diversi metri di distanza.

La Nissan, ormai incontrollabile, è andata poi a schiantarsi con la Peugeot 208 di Simonetto che a quel punto non ha potuto evitare l’impatto frontale violentissimo. Il 23enne di Fossalta è morto sul colpo, mentre la donna al volante dell’altra auto ha subito varie fratture piuttosto gravi ed è stata ricoverata all’ospedale di San Donà in osservazione.

L’inchiesta

La 36enne di Cavallino Treporti è adesso indagata per omicidio stradale, atto dovuto in questi casi a tutela delle persone coinvolte nell’incidente. Sequestrati i mezzi ora a disposizione dell’autorità giudiziaria e disposti gli esami alcolimetrici, mentre non sarà eseguita l’autopsia sul corpo del ragazzo di Fossalta la cui salma è stata già restituita alla famiglia.

Sulla strada provinciale, i carabinieri di San Donà hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente, con il supporto della polizia di Stato che ha bloccato la strada nel tratto ancora in territorio di San Donà, quindi i vigili del fuoco di Jesolo e le autoambulanze del 118. Sulla provinciale anche i mezzi della carrozzeria Piave per la rimozione delle auto.

Il cordoglio dell comunità

La notizia della tragica morte di Carlo è subito arrivata a Fossalta nella nottata e ha gettato nello sconforto tutta la comunità. Il sindaco, Manrico Finotto, ha partecipato al lutto della famiglia e così altri esponenti politici, come la lista civica La Piave che ha espresso il cordoglio assieme a decine di messaggi arrivati ai genitori del giovane che hanno chiesto rispetto per il loro dolore.

La famiglia

Il destino ha voluto che Carlo fosse l’unico figlio maschio dei quattro fratelli Simonetto. Il padre Gabriele, gli altri due fratelli hanno avuto solo femmine Carlo, dopo aver iniziato gli studi all’Itis Volterra di San Donà aveva completato con la maturità all’Ipsia di Fossalta di Piave, nella specializzazione di elettronica. Attualmente lavorava come disegnatore di circuiti elettrici, alla General Electric Italia di Noventa.

Il ricordo

«Mio fratello era un ragazzo semplice e con molti hobby ed interessi», racconta provata la sorella Eleonora, «Coltivava la passione delle moto e possedeva un vecchia Vespa che aveva sistemato e dipinta di rosso; inoltre gli piaceva la musica, rock in particolare ed il suo gruppo preferito erano i Metallica». Carlo, minore dei tre fratelli aveva festeggiato il suo ventitreesimo compleanno giovedì on i suoi familiari.

«Carlo, del quale sentiamo già la mancanza», continua la sorella, «era curioso ed amava guardare film, la saga di Star Wars in particolare è recentemente s’era appassionato di astronomia e la stava studiando da autodidatta». «Domenica sera Carlo stava tornando da una serata passata con gli amici jesolani», spiega ancora Eleonora «Era un ragazzo gentile e sempre pronto ad aiutare il prossimo e del gruppo di amici era un valido consigliere per tutti; una persona alla quale chiedere un consiglio o confessare un problema».

La famiglia Simonetto era stata segnata dal dolore lo scorso fine anno, quando era mancato il nonno Giannino. Il nonno gli aveva donato tutta la sua collezione di cravatte che, gelosamente, aveva custodito. Recentemente, con il rinnovo della carta d’identità, aveva dato l’assenso per la donazione degli organi e i familiari hanno deciso per i tessuti.

Carlo, viveva con la famiglia in via Argine San Marco. Oltre al padre Gabriele lascia la mamma Loredana e le sorelle Eleonora e Laura. —

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