Mortale sulla Romea, indagati tre camionisti

CHIOGGIA
Per la morte dell’impresario edile di Rosolina, il 64enne Erminio Bergo, nell’incidente stradale di lunedì scorso sulla Romea sono in tre ad essere indagati, coloro che guidavano gli altri tre mezzi coinvolti: si tratta di Romeo Zamboni di Cona, Paolo Gastaldin di Conegliano e Antonio Cecchetto di Chioggia. Il pubblico ministero di Venezia Carlotta Franceschetti, ieri, ha affidato al medico legale Barbara Bonvicini l’autopsia della persona deceduta e per farlo ha dovuto informare i tre rimasti coinvolti, che così hanno potuto a loro volta nominare, oltre a un avvocato difensore, anche un consulente tecnico. Solitamente, per gli incidente stradali, non vengono effettuate le autopsie, in questo caso, però, visto che sono coinvolti più mezzi, e sembra più difficoltoso stabilire la dinamica dei fatti, la rappresentante della Procura vuole avere la certezza sulla causa del decesso, che potrebbe anche essere avvenuto pochi attimi prima dell’incidente a causa di un malore. Naturalmente, nei prossimi giorni, affiderà anche una seconda consulenza tecnica in modo da ricostruire con precisione che cosa è accaduto su quella che ormai è diventata una delle strade più pericolose d’Italia.
I veicoli coinvolti nell’incidente sono stati quattro: due mezzi pesanti, un camion e un'autocisterna, e due furgoni. Erano all'incirca le 15.30 quando il furgone Ford Transit guidato da Erminio Bergo, che stava viaggiando verso Chioggia nel tratto della statale tra Cavanella e Sant'Anna, ha invaso la corsia opposta ed è andato sbattere contro un'autocisterna della ditta Giolo di Cona condotta da Zamboni. Ha contato poco il fatto che il mezzo pesante fosse vuoto: la differenza di mole tra i due veicoli non ha lasciato scampo al rosolinese che è rimasto schiacciato dentro l'abitacolo. Per qualche istante, è parso che il peggio dovesse ancora succedere. Nello stesso luogo, infatti, stavano sopraggiungendo un camion, appartenente alla ditta di autotrasporti Casarin di Zero Branco condotto da Gastaldin, in direzione Ravenna, che è finito rovesciato nel fosso alla sua sinistra, nel tentativo di evitare l'impatto con gli altri due veicoli e un secondo furgone, un Fiat Ducato condotto da Cecchetto, a sua volta rimasto coinvolto nello scontro. La sorte ha voluto che nessuno degli altri tre conducenti si facesse male seriamente. Ma testimoni e soccorritori hanno dovuto fare subito i conti con un pericolo potenziale e totalmente imprevisto: il carico del camion finito fuori strada. L'autista del mezzo, infatti, ha riferito alla polizia locale, giunta sul posto insieme ai pompieri e al 118, che il cassone del camion conteneva polveri di ferro, residui di lavorazione di qualche acciaieria che avrebbero potuto disperdersi nell'aria, con effetti potenzialmente tossici. Immediatamente è stata interessata l'Arpav, che ha inviato i suoi tecnici a controllare il carico. Nel frattempo il traffico era stato bloccato in entrambe le direzioni di marcia. (g.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia