Moraglia in preghiera nella chiesa valdese

Visita e omelia del Patriarca a Palazzo Cavagnis alla vigilia della settimana per l’unità dei cristiani
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. IL PATRIARCA DI VENEZIA FRANCESCO MORAVIA PREDICA LA MESSA NELLA CHIESA VALDESE. NELLA FOTO CON DON MARCO SCARPA
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. IL PATRIARCA DI VENEZIA FRANCESCO MORAVIA PREDICA LA MESSA NELLA CHIESA VALDESE. NELLA FOTO CON DON MARCO SCARPA

Un abbraccio fraterno e inni di lode hanno accompagnato, ieri, la predicazione domenicale del Patriarca Francesco Moraglia nella Chiesa evangelica valdese e metodista di Palazzo Cavagnis. Una presenza di portata storica che ha aperto il primo dei 14 incontri della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dedicata al tema–guida del Vangelo di Giovanni “Dammi un po’ d’acqua da bere”. Ad accogliere Moraglia i pastori delle chiese valdese (Caterina Griffante), luterana (Bernd Prigge) avventista (Davide Mozzato), alcuni sacerdoti della diocesi veneziana e una folla di fedeli provenienti dal centro storico, Mestre, Treviso, Conegliano.

Al centro della predicazione del Patriarca “L’incontro di Gesù con la samaritana”, invito al superamento delle idee religiose e all’unità. «Spero con l’aiuto dello Spirito che l’ascolto comune della Parola di Dio segni un momento di crescita in vista della piena comunione che è dono che solo Dio può concedere e che noi dobbiamo invocare attraverso la comune conversione» ha detto Moraglia. Preghiere recitate e cantate insieme ad alcune famiglie ghanesi con figlioletti, animate dall’organista Sara Mancuso, hanno accompagnato il culto nell’antica chiesa. Suggestivo il rito dell’acqua. Ogni rappresentante – ha iniziato il Patriarca Moraglia e concluso un bambino della Chiesa Valdese – ha versato un bicchiere d’acqua riempiendo una caraffa. Gesti seguiti da altri fedeli.

Un uomo si è commosso ricordando, a voce alta, che nel mondo ogni anno muoiono 200 milioni di bambini per consumo di acqua insalubre e 884 milioni di persone perché non possono beneficiare dell’acqua, fonte di vita.

«Dobbiamo pregare insieme al di là delle differenze» ha detto il pastore valdese Caterina Griffante «Il segno odierno del Patriarca, rappresentante della chiesa di maggioranza, può aiutare tutti. È un grande momento». E ha ricordato l’invito profetico “all’assiduo esercizio di comunione” del sacerdote veneziano Germano Pattaro. Era il 1964. Poi nella Chiesa valdese predicò, per la prima volta, il cardinale Marco Cè. «È una bella esperienza di volontà di comunione e di comunione in atto in un momento importante» ha concluso il Patriarca «La grazia di Dio sorprende sempre».

Nadia De Lazzari

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