Mirano, settanta firme contro le feste in via Cavin

Summer festival e Festa dell’agricoltura nel mirino dei residenti della zona «Troppo rumore e disagi». Favaretto: raccogliamo soldi per fare beneficenza

MIRANO. Continuano a far discutere a Mirano gli eventi nell’area degli impianti sportivi di via Cavin di Sala. Un gruppo di cittadini presenterà un esposto alla Procura della Repubblica contro Summer Festival e Festa dell’agricoltura. I residenti della zona si dicono preoccupati.

Nel documento da inviare a Venezia, si fa riferimento a rumori molesti, assenza di protezioni acustiche, mancanza di servizi igienici adeguati, musica in funzione oltre l’orario. «Nessuno ci ascolta» fa sapere Renzo Bortolato «e siamo già circa settanta i firmatari dell’esposto. Anche da parte del Comune non c’è la volontà di affrontare questo problema. Si sta distruggendo tutta la superficie degli impianti sportivi e chiediamo che questa zoan torni a essere quello che è sempre stata. Già durante l’anno abbiamo le scuole, le varie attività sportive e le accettiamo. Ma non possiamo sopportare manifestazioni e iniziative anche durante l’estate, negli unici due mesi di sosta annui».

Lo stesso Bortolato propone delle aree alternative dove fare concerti, spettacoli e via dicendo. «Potrebbero essere la zona di via Porara o anche vicino alle zone commerciali» fa sapere «ma una soluzione deve essere trovata». Critico anche Luigi Marchiori. «Su questa vicenda» aggiunge «coinvolgeremo pure le associazioni sportive». Anche dal Tennis club di Mirano si dicono perplessi per le iniziative in programma in questi giorni.

«Dal 31 agosto all’8 settembre» spiega uno dei soci «ospiteremo un torneo e chiediamo che resti libero il passaggio davanti al nostro ingresso. Se dovesse succedere qualcosa, come faremo a passare?». Il patron del Summer Festival Paolo Favaretto lancia una provocazione. «Vorrà dire» commenta «che il prossimo anno faremo due mesi di manifestazione. Il Summer Festival ha scopi benefici e il 14 ottobre consegneremo i soldi alle famiglie e alle associazioni bisognose, come anticipato in sede di presentazione. Forse alla prima edizione c’erano dei problemi, vedi i servizi igienici, ma poi no. A luglio ce n’erano ben dodici, puliti, e durante i concerti non sono stati sforati gli orari. Continueremo a rispettare le regole come sempre. Cambiare posto? Ce ne fosse un altro così ma a Mirano non c’è. Gli ingressi non sono ostruiti: se qualcuno parcheggia in modo selvaggio, non è colpa nostra».

Alessandro Ragazzo

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