Mirano, aumentano i servizi ambulatoriali per curare le patologie dell’orecchio

Il reparto di Otorinolaringoiatria implementa l’attività, il neo primario Malagutti: «Oggi ogni sordità può essere trattata»

Maria Ducoli
L'ingresso dell'ospedale di Mirano
L'ingresso dell'ospedale di Mirano

È arrivato solo lo scorso gennaio, il nuovo primario di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Mirano, Nicola Malagutti, ma tempo qualche mese e ha già avviato un’importante accelerata sul fronte dell’attività ambulatoriale, con l’implementazione dei servizi offerti.

Già attivo l'ambulatorio vestibolare, il mercoledì mattina a settimane alterne, finalizzato a trattare soprattutto quei pazienti affetti da vertigine e con problemi di equilibrio. Il martedì, invece, è in funzione l’ambulatorio otochirurgico, per la diagnosi e terapia di tutte le malattie dell’orecchio e, a breve, nel reparto verrà attivato, stavolta di giovedì, l’ambulatorio settimanale oncologico testa collo. Qui, pazienti con tumori del capo e del collo potranno effettuare prime visite e follow-up, seguiti da un team multidisciplinare. Il primario ha anche annunciato che, non appena verrà completato l’organico, verrà aperto anche l’ambulatorio audiologico quotidiano, fondamentale per i controlli preventivi dell’udito su bambini e anziani, ma anche per affrontare tutte quelle patologie quali sordità e ipoacusia.

Il primario Nicola Malagutti
Il primario Nicola Malagutti

Malagutti, infatti, è esperto in impiantologia e, prima di arrivare nell’Usl 3, è stato dirigente medico nella clinica di otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, centro che storicamente è stato il principale punto di riferimento in Italia in fatto di impianti cocleari, un orecchio artificiale elettronico in grado di ripristinare la percezione uditiva nelle persone con sordità profonda. Malagutti ha esportato le sue competenze nel Miranese.

«Oggi» ha spiegato il primario durante la presentazione della rete di otorinolaringoiatria dell’azienda sanitaria, «ogni tipo di sordità può essere trattata, anche perché l’offerta tecnologica e chirurgica ha colmato le ultime lacune, quindi quasi tutte le sordità possono avere una risoluzione».

Sono diverse le patologie trattate nel reparto di Mirano: dai danni acquisiti al timpano legati, ad esempio, a delle perforazioni post otiti, alle sordità da otosclerosi, una malattia distrofica che colpisce l’orecchio medio, ma anche tutte le forme di otite cronica e le sordità profonde, per le quali è necessario l’impianto cocleare.

Sono proprio questi apparecchi ad essere al centro delle sfide future: oggi la loro regolazione viene fatta dal paziente, tramite lo smartphone, ma se l’intelligenza artificiale entrasse a gamba tesa nel settore, allora si potrebbe arrivare all’autoregolazione.

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