Mira, si sfalda la giunta "grillina": lascia anche l’assessore Gatti

Le dimissioni “per motivi personali” ma l’ex responsabile del Bilancio attacca la giunta: «Ormai erano troppi gli attriti con il sindaco». Opposizione all'attacco: «Bilancio partecipato? Decidono tutto da soli»

MIRA. Nuova tegola sulla testa dell’amministrazione monocolore grillina. L’assessore al bilancio alla viabilità e al personale Michele Gatti ha rassegnato venerdì le proprie dimissioni in modo irrevocabile depositandole all’ufficio Protocollo del comune di Mira. Gatti spiega di averlo fatto per motivi personali e familiari, ma già da tempo però l’assessore era finito nella “lista dei cattivi” che il sindaco aveva annunciato di voler epurare.

La prima fu l’assessore all’ambiente Roberta Agnoletto , per la quale scoppiarono polemiche e accuse sul fatto che sarebbe stata allontanata perché incinta. Gatti che di professione è un agente di Polizia in più di una occasione aveva fatto notare la sua insofferenza per gli atteggiamenti del sindaco di Mira Alvise Maniero che aveva gestito le questioni della vertenza del personale direttamente in prima persona. Gatti ha annunciato le proprie dimissioni con una mail ai dirigenti e funzionari del comune con i quali finora ha lavorato. «Ringrazio sin ora tutti voi per la fiducia dimostratami», scrive Gatti, «ma anche per gli ottimi rapporti instaurati. Abbiamo ottenuto, non senza difficoltà, dei piccoli risultati che nella situazione attuale della P.A, ma in particolare di questo ente, li considero grandi traguardi. Ho apprezzato la vostra disponibilità al confronto, al dialogo e alla discussione, doti che vi hanno portato negli attuali ruoli che coprite e, con tutta sincerità, meritate appieno di mantenere per il vostro grande impegno. Non ho fatto mistero di aver cercato di tutelare le vostre figure fin qui e mi scuso se da ora non potrò più sostenervi dall’interno della giunta. Purtroppo però me mie vicissitudini familiari e personali mi hanno portato a prendere questa decisione».

Gatti però fuori dalla mail ufficiale fa capire che problemi soprattutto nei rapporti con il sindaco e con il gruppo che decide in giunta non ne mancavano. «Ho deciso», chiarisce Gatti, «di lasciare l’incarico prioritariamente per motivi personali , ma anche per il fatto che in giunta ho sempre esternato uno spirito critico che mi ha portato nel corso del tempo ad avere attriti anche con il sindaco». Gatti ad esempio spiega di «non aver condiviso la decisione della giunta di introdurre la Tares sulle cavane. Una scelta che rischia sotto il profilo tecnico se colpita da un ricorso». L’ex assessore auspica che «il prossimo assessore al Bilancio , alla viabilità e al personale sia un residente di Mira. Il Movimento 5 Stelle purtroppo nel collegamento con il territorio, in questo anno di amministrazione ha evidenziato gravi carenze».

L'opposizione: «Bilancio partecipato? Decidono tutto da soli». Opposizioni scatenate contro la maggioranza grillina e contro la lista Mira Fuori del Comune che viene considerata una lista fiancheggiatrice della maggioranza monocolore diretta dal sindaco Alvise Maniero. L’accusa è di scarsa partecipazione democratica nel momento delle scelte. Per il Movimento 5 stelle a Mira questo inizio agosto è stato davvero poco felice. Dopo l’approvazione del bilancio di previsione si è dimesso l’assessore al bilancio Michele Gatti. Altra grana in arrivo è quella del ricorso al Tar contro la decisione della maggioranza di mettere la tassa sulle cavane.

«Il gruppo consiliare del Pd» attacca Gabriele Bolzoni «ha presentato cinque emendamenti che hanno ottenuto parere tecnico ed economico favorevole. Il sindaco, purtroppo, ha fatto votare tutto il suo gruppo consiliare contro. Una chiara “manifestazione di volontà politica” di emarginazione delle idee e dei consigli proposti dalle opposizioni. Ma c’è da chiedersi: che fine ha fatto il “bilancio partecipato”, strumento di cui Maniero e il consigliere fiancheggiatore Mattia Donadel, avevano fatto una bandiera in campagna elettorale? I “grillini di Mira” in sede di bilancio hanno votato la Tares e per raccogliere ulteriori soldi l’hanno introdotta anche per gli “associati cavanisti di Mira” perlopiù tassa applicata in un ambito (spazio acqueo) di competenza per parte del Magistrato alle Acque e per parte del Genio Civile: sarà legittimo? Infine in un momento così grave di crisi economica, sempre il sindaco grillino con il suo gruppo consigliare M5S di cui oltre la metà dei consiglieri abita fuori del Comune di Mira, ha fatto bocciare un emendamento formulato dal Pd a sostegno delle attività produttive locali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia