Migliora il ragazzo che si era tuffato da una piattaforma

JESOLO. Piattaforma sull’acqua sotto accusa, ma l’incidente di martedì è stato una bravata. Il 26enne di Oderzo, M. B. , che si è tuffato dalla piattaforma davanti a Largo Augustus, è ancora ricoverato all’ospedale di Treviso sempre in prognosi riservata. Si era tuffato cercando di infilarsi in una ciambella salvagente, procurandosi una lesione al midollo spinale nell’impatto. Le sue condizioni sono fortunatamente in fase di miglioramento anche se i sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi. Dovrebbero essere esclusi rischi di paralisi permanente degli arti. Ieri mattina, un incontro urgente in Comune con il presidente di Federconsorzi di Jesolo, che riunisce i gestori delle spiagge, Renato Cattai. La piattaforma è infatti gestita dal Consorzio Augustus e la verifica in ufficio Demanio sulla regolarità della struttura galleggiante ha dato esito positivo: la piattaforma per prendere il sole è autorizzata, con tutti i divieti di tuffarsi ben evidenti come aveva precisato anche il comandante della guardia costiera jesolana, il tenente di vascello Francesco Sangermano. «Il ragazzo sta un po’ meglio», ha detto ieri Gattai, «e questa è la novità più importante. La piattaforma è perfettamente regolare ed è una struttura che può essere utilizzata solo per prendere il sole con il divieto di tuffo. La profondità a quella distanza dalla spiaggia, circa 100 metri, è di 2 metri e mezzo-3 metri e il 26enne non ha impattato sul fondale. Il tuffo in quella ciambella salvagente ha provocato delle lesioni che non dovrebbero essere però così gravi. È importante sottolineare che la piattaforma è dunque regolare e resterà ancora come attrazione delle nostre spiagge, Ma deve essere usata da tutti nel pieno rispetto delle regole». —
Giovanni Cagnassi
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