Migliaia all’apertura della nuova Coop

Inaugurazione con “il botto” per il supermercato Campo Grande. Ressa per assicurarsi il radicchio in regalo
Di Mitia Chiarin

Almeno seimila persone si sono presentate ieri all’appuntamento con l’inaugurazione del nuovo supermercato Coop&Coop “Campo grande”.

Adriano Turrini, presidente di Coop Adriatica, ha fatto gli onori di casa, tagliando prima la torta e poi il nastro inaugurale e parlando nel piazzale davanti al supermercato.

Con lui il vicesindaco Sandro Simionato che ha avuto parole di elogio per la scelta dell’azienda di aprire a Mestre un punto vendita di 2.500 metri quadri che dà lavoro a 85 persone. Di questi tempi, con la crisi e la disoccupazione che morde molte famiglie, segnala Simionato, è una buona notizia. La benedizione è stata affidata al direttore della Caritas, don Dino Pistolato,

Senza libro delle preghiere, don Dino ha mostrato il suo lato tecnologico, usando il telefonino come traccia per la benedizione al nuovo punto commerciale. Inizia così la sfida al concorrente Auchan.

Coop ieri ha aperto alle 10.30 le porte ai primi clienti, con carrelli e cestini.

Aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 21, il centro Coop sarà al lavoro anche di domenica perché nel parco commerciale del Terraglio i concorrenti già lo fanno da tempo. Ma la direzione assicura che le feste i dipendenti le passeranno a casa.

«Molto possiamo fare noi consumatori e clienti. La mia famiglia da tempo ha scelto di non fare la spesa di domenica, anche se sarebbe comodo. Se tutti non facessimo la spesa la domenica i centri commerciali non terrebbero aperto, visto che non c’è l’interesse della clientela e le commesse giustamente passerebbero questo giorno con la famiglia», manda a dire l’assessore comunale Tiziana Agostini, che da tempo ha sposato la battaglia anti-lavoro festivo delle commesse veneziane e trevigiane.

Nel supermercato di via Pionara 19, ieri i clienti hanno goduto prima di un grande rinfresco, preparato dagli studenti dell’istituto turistico alberghiero di Chioggia, poi hanno ricevuto con la prima spesa, in omaggio, una cassettina di radicchio veneto. Fino al 17 febbraio chi diventa socio riceverà un buono spesa del valore di 25 euro, pari all’intera quota sociale. E la gente, curiosa, è arrivata in massa. Esauriti i parcheggi, con un via vai continuo.

Un investimento da 4 milioni di euro per far crescere i soci, oggi 15 mila a Mestre.

Diecimila i prodotti offerti, tante specialità venete con 425 fornitori locali. Un nuovo design degli spazi, con pannelli informativi e illuminazione a led ; grandi frigo armadio, per non disperdere energia, e proposte insolite. Come il pagamento delle bollette alle casse o il prelievo di contanti per i soci prestatori. E le casse fai da te. All’esterno c’è la casa dell’acqua del sindaco: l’erogatore di acqua pubblica, naturale e gassata, realizzato con Adriatica Acque e Veritas. Per prelevarla bisogna portarsi le bottiglie da casa e munirsi di tessera (costo 2 euro) : l’acqua naturale è gratis, quella gasata costa 5 centesimi il litro.

Prima delle casse c’è la parafarmacia, dopo c’è la biblioteca libera e gratuita di “Seminar libri”: i clienti possono prendere e portare libri. Aperto ieri anche il caffè, un bar e punto ristoro aperto già dalle 8 di mattina. Da gennaio prende il via anche il progetto “Brutti ma buoni”, per le donazioni alle onlus dei prodotti alimentari invenduti e che andranno in particolare alla mensa mestrina di Ca’ Letizia, gestita dalla Caritas.

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