Mestre vista da Gabriele Basilico
MESTRE. Fino al 5 maggio, al Centro Candiani di Mestre si visita la mostra fotografica dedicata a Gabriele Basilico, scomparso il 13 febbraio a Milano, a 69 anni. Basilico è stato uno dei più grandi fotografi a livello internazionale, interprete della città contemporanea e delle sue contraddizioni. Ha in più occasioni lavorato a Venezia, non solo esponendo in numerose Biennali sia di arti visive che di architettura, ma anche sul suo territorio, in particolare la terraferma, più volte oggetto di accurate campagne fotografiche. Nel 1996 in occasione della mostra curata da Stefano Boeri “Sezioni del paesaggio Italiano” (VI Biennale di architettura), ha preso in esame l’asse stradale che va da Venezia-Mestre a Treviso; nel 1997 si è concentrato sulla prima zona industriale, invitato da Paolo Costantini a partecipare alla collettiva “Venezia-Marghera. Fotografia e trasformazioni della città contemporanea”, e nel 2001 invitato da Riccardo Caldura a prendere parte alla collettiva d’arte contemporanea “TerraFerma” con cui si è aperto il Centro Culturale Candiani di Mestre.
Per la mostra al Candiani tutti questi lavori vengono ripresentati insieme alla serie dedicata a Venezia-Marghera, e a una decina di immagini della sequenza di “Mestre 2001” esposta in occasione dell’apertura del Centro Candiani e mai più vista successivamente. Rivedere queste fotografie significa non solo ricordare uno degli artisti più influenti e sensibili degli ultimi decenni, ma riprendere in mano una riflessione sul carattere della città di terraferma. Basilico avrebbe voluto aggiornare la sua mappatura con una nuova campagna fotografica , ma gli è stato negato il tempo.
La mostra si visita il venerdì dalle 15.30 alle 19.30; sabato e domenica anche dalle 10.30 alle 12.30.
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