Mestre, salta il numero legale in Municipalità: scontro tra maggioranza e opposizione sul bilancio

L’opposizione lascia l’aula e accusa le defezioni della maggioranza fucsia. Replica il capogruppo Bolzan, che parla di “giochetti politici” e difende il lavoro condiviso sulle osservazioni

Marta Artico

Salta il numero legale in consiglio di Municipalità, il “parlamentino” non vota il parere al bilancio. Scintille in via Palazzo tra maggioranza e opposizione, mercoledì sera. Sul tavolo le osservazioni all’ultimo bilancio di previsione, qualcuna anche condivisa, ma quando si è trattato di passare dalle parole ai fatti, una consigliera fucsia si è dovuta assentare, l’opposizione ha lasciato l’aula ed è caduto il numero legale, per via delle defezioni: mancavano altri tre consiglieri della lista Brugnaro e il presidente della Municipalità stava male.

La minoranza va all’attacco: «E anche questa volta la maggioranza non dirà nulla sui problemi di Mestre e non chiederà nulla per migliorare l'ultimo bilancio di previsione dell'era "Brugnaro"» si firmano Giacomo Millino - Afay Ali - Riccardo Bressan - Nicola Da Lio - Marisa Gruarin - Dino Lazzarotto e Ilenia Martin per il Pd, Luciano Zennaro e Tony Marra del Gruppo Verdi Progressisti, Monica Fortuna di Venezia è Nostra e Michele Boato Ambiente Bene Comune. «La maggioranza dovrà spiegare ai cittadini come mai, nonostante ci sia stata una convergenza su alcuni problemi che affliggono Mestre, non abbiano avuto i numeri in Consiglio per votare il parere. Parecchie le defezioni fucsia che hanno portato a questo risultato. Finalmente la maggioranza ha riconosciuto che nel quartiere Piave c'è un problema da risolvere, però i nostri amici dei Fratelli d'Italia addossano tutta la colpa alle comunità straniere, in particolare i bengalesi.

Dovranno spiegarlo sia al consigliere del Pd Afay Ali che ai nuovi iscritti al loro partito appartenenti alla comunità bengalese come mai addossano loro tutta la colpa del degrado di via Piave». E ancora: «Quasi 6 anni di governo e tutti i pareri al bilancio non riportavano osservazioni, come mai, con l'ultimo bilancio di previsione sono fioccate da FdI e Lega le osservazioni rispetto a situazioni concrete del territorio?». Infine: «In questo scontro interno alla maggioranza, proprio la maggioranza balbetta e non riesce a dire nulla. Risulta chiaro che questa amministrazione municipale sia arrivata al capolinea».

All’opposizione risponde il capogruppo fucsia Gabriele Bolzan: «Abbiamo discusso e votato diverse osservazioni al bilancio, su alcune questioni eravamo tutti d’accordo. Ci sono state delle defezioni, può capitare, e una consigliera è dovuta andare via prima. Ci interessava discutere e ragionare assieme, ma l'opposizione ha scelto di prestarsi a giochetti politici e questo dispiace». E ancora: «Il comunicato del Pd stravolge i fatti su diversi temi, dal quartiere Piave alle Ex cave Casarin. A noi interessa risolvere i problemi, non fare sceneggiate: per questo avevamo preparato un voto all’unanimità su alcune osservazioni. L’opposizione, dopo aver confermato l’accordo, non ha mantenuto il patto tra gentiluomini e ha abbandonato l’aula senza alcuna ragione politica. Il numero legale è venuto meno per un imprevisto familiare di una consigliera e per l’assenza del presidente per motivi di salute, che ha sempre garantito il corretto funzionamento del Consiglio». —

 

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