Mestre, quinto albergo in via Ca’ Marcello: i lavori iniziano a settembre

Cantiere nei terreni vicino alla sede dei sindacati di Mestre per costruire un albergo della catena Tribe (Accor Hotel)
Fotoagenzia Candussi / Furlan / Via Ca' Marcello , Mestre / distretto Hotel ed Ostelli via Ca' Marcello
Fotoagenzia Candussi / Furlan / Via Ca' Marcello , Mestre / distretto Hotel ed Ostelli via Ca' Marcello

MESTRE. Ci vorranno due anni per vederlo aperto al pubblico e forse per il 2022 la crisi, profonda, del turismo causata dal Covid-19 sarà solo un ricordo. Il gruppo Mtk di Ivan Holer e soci continua ad investire su Mestre con una nuova operazione edilizia, sempre in via Ca’ Marcello, che da sola vale 35 milioni di euro.

Il via ai cantieri, ora è ufficiale, ci sarà da settembre. Previste altre 300 camere d’albergo, per 600 posti letto, che verranno realizzati dalla Mtk con le imprese De Vincenzo (capofila) e Genesio Setten e con la supervisione dell’architetto Luciano Parenti. Si tratta della stessa squadra che ha già realizzato i quattro alberghi del distretto che ha in gran parte riaperto i battenti in queste settimane: manca all’appello soltanto il Leonardo Royal Hotel della catena israeliana Fattal la cui riapertura era prevista per oggi ma che all’ultimo è stata rinviata al 1agosto.

Daniela Gessa è il nuovo General Manager di Leonardo Royal Venice Mestre e del nuovo Leonardo, aperto a Verona. Prende il posto del mestrino Andrea Doria. L’area interessata dal quinto nuovo albergo è a pochi metri dal distretto alberghiero che ha aperto i battenti da un anno. Si tratta dei terreni dell’ex Immoarea, a fianco del palazzo dei sindacati, che per anni ha ospitato anche un centro sociale anarchico.

Oggi nei terreni sgomberati e in abbandono ci si prepara al via ai cantieri dal mese di settembre. Per realizzare una nuova grande costruzione alberghiera dove verrà realizzato un albergo per la catena francese Accor hotels, con la nuova formula che ha preso il nome di “Tribe”, presente per ora in Australia. Una formula di albergo di design a costi contenuti, pensato per viaggiatori giovani.

Ma non sarà un ostello, va subito chiarito. La nuova architettura dell’edificio è in via di elaborazione ma dalla planimetria fornita dallo studio Parenti si intuisce che l’operazione punta anche a creare un collegamento diretto lato ferrovia tra il distretto attuale e il nuovo albergo con un prolungamento della camminata fino alla stazione e una strada di collegamento con posti auto e un parcheggio interrato per i clienti. L’albergo oltre alle 300 camere ospita servizi come il ristorante, la palestra, la zona libreria, la zona lounge e altri servizi utili ai viaggiatori.

Lo conferma l’austriaco Ivan Holler, che è a Venezia per seguire l’altro suo investimento, quello nell’area ex Gasometri. «La situazione economica non è assolutamente facile ma noi andiamo avanti con tutti gli investimenti programmati, non solo a Venezia e Mestre ma anche nei 12 mila metri quadri a fianco della stazione Tiburtina di Roma», conferma. «A Mestre realizziamo un albergo per la catena Accor. E tra poco partiamo», dice il costruttore. Per gli ex Gasometri, la Mtk attende il cambio di destinazione d’uso dal Comune.

A Mestre l’operazione viaggia senza apparenti difficoltà. Tra il nuovo complesso e il distretto alberghiero rimarrà il palazzo dei sindacati che ospita gli uffici di Cgil e Cisl. La degradata via Ca’ Marcello per metà ha cambiato pelle ma vive ancora profondi problemi: nonostante gli alberghi, la torre Hybrid e il supermercato Interspar, la zona la sera ospita spacciatori e consumatori di sostanze e si assiste anche a drammi, come la recente, sospetta, overdose nel parcheggio sotto il cavalcavia. La sola rigenerazione immobiliare evidentemente non basta a rendere bella e sicura la città. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia