Il sorriso di Silvia si spegne a 33 anni: «Avrebbe voluto un brindisi d’addio»

Si è spenta a 33 anni Silvia Palamenghi, amata per la sua energia e creatività. Una malattie e un trapianto, ha sempre affrontato la vita con coraggio, coltivando arte e affetti

Giovanni Monforte
Mestre e Marcon in lutto per Silvia Palamenghi
Mestre e Marcon in lutto per Silvia Palamenghi

«Silvia era un vulcano di energia. Nonostante la sorte continuasse a darle contro, è sempre riuscita ad apprezzare la vita». Due comunità, Mestre e Marcon, sono in lutto per la scomparsa di Silvia Palamenghi. Aveva solo 33 anni. Un tumore l’ha strappata all’affetto dei suoi familiari.

Lascia il marito Marco, i genitori Rosanna e Dino, la sorella Lisa, i nipoti e i tanti amici, che in queste ore hanno inondato di messaggi di vicinanza la famiglia. Nata e cresciuta a Mestre, Silvia Palamenghi ha vissuto in città fino a otto anni fa, quando per amore si è trasferita a Marcon dove viveva insieme al marito.

Aveva lavorato come back office in un’azienda che si occupa di certificazioni navali, la Dnv Gl, che ha una sede a Mestre. Amava l’arte.

«Silvia disegnava, dipingeva, cuciva e ricamava. È sempre stata un’artista sotto tanti punti di vista», ricorda la sorella Lisa. Un’indole che ha assecondato fino all’ultimo periodo, seguendo, quando la malattia glielo permetteva, un corso online per gli acquerelli digitali. La vita con lei non è stata tenera. A soli 14 anni le era stata diagnostica una rara malattia autoimmune al fegato. Era stata sottoposta per due volte a un trapianto. Poi la scoperta del tumore.

«Nella malattia sono stati comunque diversi i momenti in cui è riuscita a godersi la vita. E questi momenti li ha sempre vissuti a pieno», prosegue la sorella, «La cosa che mi ha sempre dato modo di ammirarla è che, a prescindere da tutto, ha sempre progettato la sua vita».

L’ultimo saluto si terrà oggi alle 16 nella casa funeraria Trevisin di Villorba. «Non voleva che fosse un momento triste o solenne. Ma un incontro tra chi le ha voluto bene, per brindare, finalmente, alla sua salute», conclude la sorella.

E il brindisi ci sarà, al termine di una cerimonia che vedrà un accompagnamento musicale con un brano scelto dalla stessa Silvia, l’esecuzione di alcuni brani incisi da un cugino musicista e i ricordi degli amici. Eventuali offerte all’Avapo Mestre. 

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