Mestre, non solo Book Festival: un’estate di eventi

A Mestre crescono gli appuntamenti culturali: dieci librerie in centro, Mestre Book Festival, Festival della Politica, Festival delle Idee, musica al parco San Giuliano. M9, biblioteca Vez ed Emeroteca diventano nuovi poli culturali

Mitia Chiarin
Mestre Book Fest
Mestre Book Fest

Dieci librerie in poche centinaia di metri, nel centro di Mestre. E poi, a pochi passi, un teatro, una grande biblioteca civica, un centro culturale come il Candiani e l’annessa multisala Img.

E ancora un museo, il M9, e una Emeroteca artistica, con bar-ristorante e sale per artisti, targata Muve. Quest’estate Mestre, grazie alla cultura, si anima. Primi grandi attrattori di vitalità, dialoghi, riflessioni tra la gente sono i festival. Alta la partecipazione di pubblico al “Mestre book festival” con incontri ed eventi tra piazza Ferretto, il chiostro del museo M9, la biblioteca Vez o l’Emeroteca di via Poerio.

Dal 11 al 14 settembre tornerà il Festival della Politica della Fondazione Pellicani, dedicato quest’anno al tema, spinoso, della demografia. E poi gli appuntamenti, spalmati tra centro storico e terraferma, del “Festival delle Idee”. E poi la musica: il grande tour estivo di Radio 105 approda al parco di San Giuliano venerdì 13 giugno, con ingresso gratuito su prenotazione. Da ieri il via alla prelazione per i residenti del Comune di Venezia.

Attorno ai libri, grazie anche alle tante nuove librerie, aperte in centro in questi mesi, con presenze di catene ma anche di librai indipendenti, che scommettono su Mestre, da settimane fioccano gli incontri e le discussioni sui libri.

Tanto che sono nati dopo i concorsi letterari i club dei lettori. Si calcola oramai una media, al ribasso, da tre a cinque presentazioni a settimana, sempre per lo più partecipate. Il “Mestre book festival”, organizzato da Comune di Venezia e Confcommercio Mestre, con Città metropolitana, Camera di Commercio, Fondazione di Venezia ed M9, con il supporto tecnico di Vela Spa, è oramai un festival consolidato. “Cuore” del festival è la Ubik di Alessandro Tridello, direttore del festival che lo sente come un figlio di cui andare fieri.

E, anche se nessuno lo dice apertamente, le altre librerie cittadine vivono con malcontento il fatto di non essere coinvolte pure loro nell’operazione che richiama tanta gente, tra presentazioni partecipate e code per i firma copie con gli autori. E non è solo effetto della concorrenza che con le nuove aperture si è fatta fortissima. Molti da un festival co-organizzato dal Comune di Venezia si aspettavano un invito a collaborare. Succede, invece, ogni anno con la libreria al Festival della Politica.

L’auditorium del Museo M9 è diventato una sorta di “seconda casa” per tante associazioni cittadine. Dal ricordo di Gaetano Zorzetto a quello, oggisabato 7, dalle 17, dell’attivismo di Giovanni Benzoni. E poi la mostra sull’Arte salvata e i tantissimi progetti collaterali. Oppure ancora la musica nelle piazzette (prossimo appuntamento l’11 giugno con “InOut”).

Altra “casa” cittadina, specie per i giovani, è senza dubbio la biblioteca Vez che si è dotata di una sala musica e cheapre tutti i giovedì, la sera fino a tardi, lo spazio Game per chi ama i giochi.

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