Mestre, due colpi da 200mila euro
I furti nel giro di pochi giorni a casa di Gasparini (concessionario Opel) e della vedova Vidali

Furto da 100 mila euro a casa di Emanuele Gasparini, noto imprenditore dell’auto. Ignoti, sabato sera, si sono portati via la cassaforte a muro che conteneva preziosi. Furto anche a casa della vedova di Bruno Vidali: spariti gioielli per quasi 100 mila euro.
Scoperto il furto e dato l’allarme sul posto è intervenuta la polizia. Il furto, stando alla ricostruzione fatta dagli agenti e dallo stesso proprietario è avvenuto tra le 20 e l’1 meno dieci di sabato notte. Infatti il titolare della concessionaria Opel San Lorenzo sabato sera è uscito a cena con la moglie. In quell’intervallo di tempo almeno tre ladri hanno potuto entrare nel palazzo al civico 27 di via Poerio, salire al nono piano e compiere il colpo senza essere disturbati.
Per entrare nell’abitazione hanno forzato la porta blindata d’ingresso. In corrispondenza della maniglia hanno fatto saltare la serratura. Un lavoro da professionisti. Nessun rumore che possa aver attirato l’attenzione degli altri inquilini. Una volta all’interno dell’appartamento i ladri hanno rovistato ovunque alla ricerca di quanto di prezioso potevano portare via. Con loro dovevano avere tutta l’attrezzatura neccessaria per togliere dal muro la piccola cassaforte che l’imprenditore aveva installato per riporre i preziosi di famiglia. In questo caso, si presume, i ladri abbiano fatto rumore per tagliare i supporti in ferro che tenevano ancorata la cassaforte al muro. Ma nessuno ha sentito nulla. Quindi se ne sono andati indisturbati scendendo nove piani di scale. Hanno preso pure un personal computer. Nessuno ha visto nulla. All’interno della cassaforte erano custoditi alcuni orologi Rolex e Cartier, orecchini e collane di Bulgari per un valore che si aggira sui centomila euro.
Verso l’1 di notte i poprietari sono rientrati e hanno trovato i segni della visita sgradita, hanno chiamato il 113 e sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti e della polizia scientifica. Quest’ultimi hanno provveduto a compiere rilievi alla ricerca di impronte che possano portare all’identificazione dei responsabili. Quasi sicuramente, però, i ladri hanno agito indossando guanti. Le indagini probabilmente saranno affidate alla Squadra Mobile di Venezia. La polizia spera che le telecamere di videosorveglianza poste a tutela di alcune banche della zona possano aver ripreso persone sospette muoversi attorno al palazzo dove è stato messo a segno il furto. Da ricordare che via Poerio è tutta zona «Ztl» e quindi se i ladri hanno utilizzato un’auto molto probabilmente il mumero di targa è stato registrato dalle telecamere. Questo è possibile considerato che per portare via la cassaforte, i ladri, non si sono certamente allontanati a piedi per il centro di Mestre.
Quattro giorni fa, invece, i ladri hanno fatto visita all’abitazione della vedova di Bruno Vidali, l’imprenditore che si è suicidato l’autunno scorso nel carcere di Tolmezzo, dove era rinchiuso con l’accusa di essere il mandante del tentato omicidio di Massimo Zennaro. Appartamento che si trova in Corso del Popolo. La donna era tornata a vivere in quella casa dopo la morte del marito. Spariti gioielli vari che il marito le aveva regalato. Il bottino ammonta a quasi 100 mila euro. Nessun segno di effrazione sulla porta. Questo perchè, forse, di quell’appartamento in più di uno ha ancora una coppia delle chiavi. Indaga la Squadra Mobile.
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