Mestre, degrado in stazione: bagni chiusi e pochi posti a sedere

I bagni prima chiudevano alle 22, dopo la protesta di molti viaggiatori da agosto cambierà l’orario. Ma la stazione di Mestre resta una delle più brutte e con meno servizi d'Italia
Stazione ferroviaria di Mestre
Stazione ferroviaria di Mestre

MESTRE. Dal primo agosto i bagni della stazione di Mestre aperti fino a mezzanotte. Dopo le proteste dei pendolari, è fresca di ieri la notizia: Grandi Stazioni ha deciso che i servizi igienici appena risistemati e rimessi a nuovo, anziché chiudere alle 22, saranno fruibili fino alle 24, in modo da poter essere utilizzati da chi ne avesse bisogno, visto che di treni a quell’ora, ce ne sono ancora e dunque in effetti i passeggeri vanno e vengono. «Non abbiamo avuto molti reclami», spiegano dagli uffici «evidentemente gli orari non erano ben calibrati in base alla richiesta, il servizio è perfettibile e i bagni sono stati riqualificati e ampliati». Insomma, Grandi Stazioni ha preso la decisione, per la verità davvero velocemente, dimostrando di essere molto disponibile ad andare incontro agli utenti. Del resto i sottopassi per l’attraversamento dei binari chiudono alle 24 e l’accesso alla biglietteria alle 21.30, perciò le 24 è l’orario massimo oltre il quale non è più possibile tenere aperto.

La sala d’attesa invece, non c’è e non ci sarà - anche questa era stata una lamentela dei passeggeri - per via delle numerose proteste legate a sbandati, senzatetto, mendicanti. «Ci saranno delle sedute diffuse», spiega Grandi Stazioni, il che significa che la possibilità di sedersi verrà garantita. Ma non un unico luogo adibito a sala d’attesa, che poi diventa il centro catalizzatore di chi ci bivacca.

A protestare nei giorni scorsi, erano stati proprio dei viaggiatori. Tra questi Ruggero Da Ros: «Lo snodo ferroviario più importante di tutto il nordest, non ha dei servizi igienici aperti durante la notte» scriveva. «L’altra sera io e la mia compagna siamo partiti da Chioggia con l’ultimo autobus disponibile per riuscire a prendere l’Intercity delle 00.20 per Roma, avevamo quasi due ore di attesa alla stazione di Mestre. Verso le 23 cerco di andare in bagno ma trovo i servizi igienici nuovissimi, e a pagamento (1 euro), chiusi dalle 22 alle 6 di mattina. Chiedo ad un addetto alla sicurezza dove posso andare e mi risponde che se mi svegliavo 5 minuti prima il bar di fronte era aperto, ora non c’è nessun posto».

Da qui la scelta i bisogni lungo il marciapiede, dopo una signora sulla sessantina che ha avuto la stessa idea. «Mi chiedo come Mestre possa essere caduta così in basso», aggiungeva, «forse l’unica città al mondo a non avere dei servizi igienici nella stazione principale. E non si dica che la responsabilità è solo delle Ferrovie, o solo della città».

E ieri Grandi Stazioni, dunque, ha deciso di prorogare il servizio per altre due ore, in modo che anche chi si trova a cambiare treno alle 22.30 piuttosto che alle 23.45, possa andare tranquillamente in bagno.

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