Meolo, lavoro nero laboratorio cinese posto sotto sequestro

Un laboratorio tessile gestito da cinesi
Un laboratorio tessile gestito da cinesi
 MEOLO.
Gestiva un laboratorio tessile con personale non in regola, così è stata scoperta dai carabinieri in via Ca' Corner Sud 16 un'imprenditrice cinese che, al termine dell'operazione, si è vista sequestrare la struttura.
 Da tempo nella cittadina si sussurrava della presenza del laboratorio, il cui lavoro discreto e silenzioso non era passato comunque inosservato tra i residenti della zona. I militari della stazione di Meolo, in collaborazione con il personale del nucleo Ispettorato del Lavoro di Venezia, hanno sottoposto a sequestro amministrativo il laboratorio di Meolo perchè oltre il 20% del personale presente non era regolarmente assunto dall'imprenditrice poi sanzionata. Lo gestiva appunto una cittadina cinese, con 4 dipendenti di cui uno, di nazionalità cinese, è risultato clandestino e anche irregolarmente assunto. Il cinese è stato infine condotto in Questura per avviare le pratiche di espulsione. La titolare, Y.W., cittadina cinese di 26 anni, è stata invece sanzionata dal personale del nucleo ispettorato del lavoro con la somma complessiva di 4.500 euro ed il suo laboratorio è stato posto sotto sequestro. Intanto i carabinieri della compagnia di San Donà hanno effettuato altri controlli nei confronti di extracomunitari nell'area del centro commerciale Piave. Lo scopo è di prevenire la costante presenza presso i parcheggi del centro commerciale e della Sme, di extracomunitari che chiedono la carità, oppure si offrono di portare i carrelli nelle loro sedi in cambio della moneta. Dopo le lamentele espresse da alcuni i clienti per le proposte di acquisto di merce con marchi contraffatti o la richiesta di qualche euro per poter mangiare, i militari dell'Arma hanno fatto un blitz ed effettuato i controlli. Sono stati infatti identificati quindici cittadini extracomunitari, per lo più del centro Africa, risultati tutti in regola con le norme di soggiorno, mentre per due di loro sono state avviate le procedure amministrative per regolarizzare la permanenza nel territorio nazionale.

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