Mensa e spogliatoi per i lavoratori dell’aeroporto

Il personale del Marco Polo che lavora nell’area oltre i varchi non dovrà più andarsi a spogliare e cambiare nei container parcheggiati qua e là e nemmeno sarà più costretto a mangiare panini a buon mercato venduti da furgoncini volanti per non perdere tempo a uscire dall’aerostazione per raggiunge la vecchia e lontana mensa.
Ad un anno esatto dalla firma dell’accordo integrativo aziendale con i sindacati dei lavoratori, il presidente di Save spa, Enrico Marchi, come promesso dopo l’attesa firma del contratto di programma con il ministero ed Enac (che gli hanno permesso di aumentare le tariffe aeroportuali) ha inaugurato ieri i locali della nuova mensa e dei nuovi spogliatoi nell’area est della vecchia aerostazione, di fronte all’imbarcadero.
Il presidente della società che gestisce, in concessione governativa, lo scalo di Tessera - terzo hub italiano e internazionale - ne ha approfittato per confermare l’apertura di nuovi voli intercontinentali che dovrebbero permettere di recuperare il decremento stagionale di passeggeri degli ultimi due mesi che, comunque, non ha intaccato i livelli occupazionali e ha permesso il «buon risultato» del 2013 che ha registrato un + 3 % a fronte di una media nazionale aeroporti che registra una riduzione di passeggeri del 2%. Marchi ha voluto anche ribadire la scelta di «fare dell’aeroporto veneziano un modello nazionale e internazionale, non solo in termini di efficienza e crescita commerciale, ma anche in tema di relazioni industriali con il territorio e i rappresentanti dei lavoratori». «Le relazioni con il sindacato dei lavoratori sono spesso conflittuali» ha sottolineato Marchi «ma io voglio fare il meglio, non solo per lo sviluppo dell’aeroporto ma anche per chi ci lavora, perché le persone vanno sempre messe davanti a tutto. Così ho fatto con la nuova mensa e i spogliatoi e così farò con l’obbiettivo di arrivare ad un accordo anche tra handler e sindacati che hanno deciso di mettersi attorno ad un tavolo per evitare il ripetersi di conflitti che ricadono sugli utenti, in caso di passaggio di handler». Marchi ieri era affiancato dal l’amministratore delegato, Paolo Simioni, dal direttore dell’aeroporto (Enac), Valerio Bonato e da don Lionello, parroco di Tessera che ha benedetto i nuovi locali. Simioni ha spiegato che la «realizzazione delle nuove strutture si inserisce nel piano di riqualificazione con diversa destinazione d’uso della vecchia aerostazione del Marco Polo realizzata negli anni novanta e dismessa dal 2002». L’intervento realizzato ha permesso di costruire un nuovo refettorio aziendale airside, l’area spogliatoi con 300 stipetti e docce, un’area adibita ad uffici e magazzini per subconcessionari e l’installazione impianto di pannelli solari in copertura per l’acqua calda delle docce. Altri interventi nell’area sono previsti, a cominciare dalla demolizione della vecchia caserma della Finanza. I sindacalisti, presenti alla cerimonia, hanno apprezzato. «Bene, quanto promesso su mensa e spogliatoi è stato mantenuto» ha commentato Traverso della Fit-Cisl «spero questo sia l’inizio di relazioni costruttive che facciano davvero scuola». «Era ora, chiedevamo questi servizi per i lavoratori da dieci anni e finalmente siamo stati ascoltati» ha aggiunto Alessandro Niero della Filt-Cgil «ora dobbiamo avviare i gruppi di lavoro con gli handler per risolvere i problemi della clausola sociale che nel caso dei passaggi tra Ata e Gh non è stato ancora del tutto risolto e potrebbe creare problemi anche con i previsti passaggi da Ata e Avia Partner».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia