Meglio donna e giovane firme per la Sambo

A sorpresa arriva la candidatura “a sua insaputa”. Dal mondo dell’ambientalismo mestrino e veneziano, quello che ruota attorno a Michele Boato e all’Ecoistituto del Veneto, arriva il sostegno per candidare a sindaco di Venezia per il centrosinistra la consigliera del Partito Democratico, Monica Sambo tra le voci più critiche del consiglio comunale contro l’amministrazione Brugnaro. L’appello in suo favore gira da ieri mattina sulle mail di molti. «Riteniamo che, per voltare e archiviare la triste pagina che il Comune sta subendo, Venezia, Mestre e Marghera abbiano bisogno di una figura che incarni la voglia di partecipazione democratica (ora soffocata), una grande sensibilità ambientale, sia relativa alla laguna che alla terraferma sempre più strangolata dalla speculazione immobiliare. Riteniamo che ci sia una giovane donna che, avendo alle spalle anche cinque anni di intensa e generosa attività istituzionale, possa rappresentare queste aspettative e suscitare quell’entusiasmo di cui ultimamente si è sentita forte la mancanza: si tratta di Monica Sambo, che abbiamo avuto modo di incrociare, attiva in varie e anche difficili situazioni, in quasi tutti gli angoli del nostro vastissimo comune», è il testo dell’appello sottoscritto, per primo, da Michele Boato e sostenuto, nel giro di qualche ora, da altre venti persone. Appoggiano l’iniziativa, tra gli altri, Franco Conte del Codacons, Marilena Taboga, il docente universitario Sergio Pratali, il cantautore Sergio Renier, gli architetti Rossi e Malgaretto. Iniziativa, questa, che potrebbe nelle prossime ore raccogliere anche i consensi di quanti, iscritti anche del Pd, hanno pensato fosse il momento per il centrosinistra di puntare su una donna (idea lanciata anche da Massimo Cacciari) per una vera svolta politica cittadina. —
M.Ch.
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