Medaglia al Cremlino per l’ex pro rettore Silvia Burini

VENEZIA. Dopo essersi dimessa per lo scandalo seguito alla sua decisione di consegnare un prestigioso riconoscimento della Cà Foscari al ministro della Cultura russo, martedì la ormai ex prorettrice dell’università veneziana, Silvia Burini, riceverà dal Cremlino la medaglia di Pushkin.
L’anno scorso un altro italiano aveva ricevuto un’onorificenza dallo Stato russo: si trattava di Ezio Gamba, già oro olimpico e direttore tecnico della nazionale di judo della Federazione russa, insignito dell’Ordine dell’Amicizia.
La cerimonia avverrà nelle sale del Cremlino e a consegnare la medaglia - riservata a cittadini russi e stranieri per i risultati nel campo delle arti e della cultura - sarà lo stesso presidente Vladimir Putin.
A maggio, la Burini era stata protagonista di un vero e proprio caso diplomatico, quando - da prorettrice della Cà Foscari e direttore del Centro Studi sulle Arti della Russia (Csar) - si era recata a Mosca per consegnare la «Honorary Fellowship» al ministro della Cultura, Vladimir Medinsky.
La decisione di conferire un titolo onorario così prestigioso al politico e accademico russo, sostenitore di posizioni fortemente nazionaliste, omofobe e promotore di una «politica culturale di Stato», aveva scatenato la protesta di docenti e studenti a Venezia e in Russia, portando alla cancellazione della visita di Medinsky all’ateneo italiano e il ritiro dell’onorificenza.
Ciononostante, la Burini si era recata a Mosca per consegnare lo stesso il titolo al ministro «all’insaputa di tutti», come hanno denunciato alcuni docenti e colleghi.
Le tensioni e polemiche seguite al viaggio in Russia hanno portato la Burini alle dimissioni da prorettrice, dopo meno di due settimane.
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