Mazzetta per l’ok ai lavori, perito arrestato

«Se vuoi il via libera mi devi pagare». È stato un piccolo imprenditore, titolare di una ditta che lavora nel sistema dei sub-appalti alla Fincantieri di Porto Marghera, a raccontare ai carabinieri di Marghera di essere stato ricattato da un perito consulente dell’armatore: «Vuoi la certificazione che il lavoro è stato fatto bene? E allora pagami».
Questo il senso del suo ragionamento. E così, dopo la denuncia, i carabinieri hanno organizzato la consegna dei soldi. E quando il consulente li ha presi, è finito in manette. Ora Massimiliano Lo Re, 49 anni, perito per conto della Carnival, originario di Palermo, si trova ai domiciliari nella sua casa di Marcon. Il blitz è stato fatto da carabinieri in borghese della stazione di Marghera e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Mestre, con il coordinamento del pubblico ministero Giovanni Gasparini. Il perito è stato arrestato con l’accusa di estorsione. La certificazione è uno dei passaggi più delicati nel percorso di costruzione di una nave.
Il perito dell’armatore - sostanzialmente il consulente del cliente di Fincantieri - deve infatti controllare che, in quella fase del processo (dalla realizzazione dei cassoni alla verniciatura) tutto sia stato realizzato a puntino, per passare alla fase successiva delle lavorazioni. Nel caso di contestazioni le aziende sub-appaltatrici possono trovarsi nella condizioni di dover rifare i lavori, o di sibuire ripercussioni economiche rispetto alla commessa ottenuta. Gli ispettori quindi sono temuti. A quanto risulta dalle indagini Lo Re doveva dare il via libera a un intervento per la verniciatura della nave. In questi giorni si stanno chiudendo i lavori per la Carnival Panorama, mentre sarà pronta il prossimo anno la Costa Firenze (gemella della Venezia).
Lo Re per firmare il nulla osta ai lavori sulla corretta esecuzione delle commesse intermedie, aveva chiesto all’imprenditore la somma di 2.300 euro. Si è però trovato di fronte a un piccolo imprenditore che, invece di stare zitto e pagare, è andato a raccontare tutto ai carabinieri. Così ieri mattina è scattato l’arresto dell’ispettore, in collaborazione con il personale della Security Fincantieri all’atto dell’intervento dei militari. Lo Re si trova ora ai domiciliari. L’arresto, in flagranza, è scattato per questo singolo episodio, ma ora i carabinieri vogliono cercare di capire se si tratti di un caso isolato, o se in passato Lo Re, incensurato, possa aver avanzato richieste simili ad altri imprenditori dei sub-appalti. Il tecnico infatti lavora da molti anni nello stabilimento della Fincantieri di Marghera, e da più di 12 anni per conto della Carnival. —
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