Maxievasione fiscale, il gruppo Pam nel mirino della Procura

di Giorgio Cecchetti
VENEZIA. Una maxievasione sia dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) sia di quella sul reddito. Il pubblico ministero di Venezia Roberto Terzo ha chiuso le indagini, ha depositato gli atti e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale dei vertici del Gruppo «Pam spa», la società che gestisce decine di supermercati con lo stesso nome, gli ipermercati «Panorama» e la catena di ristorazione veloce «Brek». Sono rimasti nove gli indagati per i quali il rappresentante della Procura lagunare chiederà il processo: l’amministratore delegato di Pam Arturo Bastianello, 49 anni, padovano ma residente a Venezia; il presidente del Consiglio d’amministrazione Giovanni Paolo Giol, 84 anni, trevigiano e anche lui con casa in laguna; il direttore commerciale Salvatore Dina, 53 anni, veneziano; la responsabile amministrativa Maria Trevisanato, 58 anni, di Marghera; il direttore acquisti Fabio Godano, 42 anni, residente a Mirano; Maurizio Guarini, 43 anni, di Cittadella, titolare della «I Dogi spa»; Stefano Negri, 42 anni, di Pisa, titolare della «Alinghi Trade spa»; e Robert Rylance, 63 anni, residente a Brescia, titolare della «Erre Trading» di Lipsia. Stando alle accuse della Guardia di finanza, i nove avrebbero costituito e organizzato un’associazione finalizzata a commettere numerose frodi fiscali tra il 2003 e il 2006 (emissione e utilizzo di fatture e documenti per operazioni commerciali in realtà inesistenti; omessa dichiarazione dei redditi e dell’Iva) impiegando le società del Gruppo Pam e utilizzando quelle di Guarini, Negri e Rylance.
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