Marjiuana al pubblico (ma è quella light)

La chiusura per alcuni giorni del “Cannabis store Amsterdam” di Venezia, per una serie di regolarità amministrative riscontrate dai vigili urbani intervenuti dopo un esposto di Luigi Corò, del comitato Marco Polo, scatena anche la campagna elettorale. La lista “+Europa” di Emma Bonino (capolista a Venezia per il Senato) organizza lunedì a Mestre all’auditorium Plip un confronto sull’antiproibizionismo, dal titolo eloquente. “E se fosse legale?”. Che finirà con una distribuzione di cannabis light al pubblico, come nella migliore tradizione radicale.
Luca Marola, che sulla marijuana legale lavora da anni, e che parteciperà a dibattito, lancia la provocazione. «Distribuiremo al dibattito un chilo di cannabis light, la regaleremo per far capire di cosa stiamo parlando, perché la chiusura del negozio di Venezia e le polemiche attorno al tema che si sono sviluppate in città sono assolutamente fuori dal tempo. È come se a Venezia nessuno ricordi di anni di dibattiti, processi, del confronto sulla cannabis terapeutica; della vendita legale di quella terapeutica in 26 stati americani e di quella ricreativa in altri 9 stati. Oppure del fatto che dal primo luglio prossimo il Canada sarà il primo paese al mondo a legalizzare la cannabis», spiega Marola, che è titolare di aziende produttrici di “maria” legale, con un valore di THC (tetraidrocannabinolo, principio psicoattivo della marijuana) inferiore allo 0,6 per cento, il limite di legge consentito. Quella che l’esposto di Corò e del comitato Marco Polo ha assimilato a pericolosa droga. Sarà questa la marjiuana che lunedì sarà distribuita dopo il dibattito a cui prendono parte anche Antonella Soldo, presidente dei Radicali Italiani e l’onorevole Benedetto della Vedova.
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