Marghera, via ai recuperi

Altre due aree, stavolta nella zona industriale, vedono la presenza dell’Immobiliare veneziana. In primis l’area dell’ex Azotati dove la società è all’interno del consorzio Urban che deve garantire le opere di urbanizzazione dell’area per consentire di attuare il progetto, che era stato voluto dall’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari per il trasferimento delle aziende di autotrasporto.
Altra partita quella dell’area Complessi che la precedente gestione della società, che era presieduta dall’attuale assessore all’Urbanistica Ezio Micelli, ha previsto di alienare alla Fincantieri con un progetto di messa in sicurezza dei terreni che è in corso e la previsione di un incontro la prossima settimana, coordinato dall’amministrazione comunale, con la Fincantieri per capire se intende portare in porto quel progetto che consisteva in un ampliamento dei cantieri navali di Porto Marghera.
L’area ex Complessi, come noto, è anche al centro di un contenzioso in tribunale con la società «Venice Refitting srl» dell’imprenditore Andrea Mevorachj. L'Immobiliare pochi giorni fa ha dovuto versare tre milioni e 582 mila euro, dopo averne già versato un altro milione e 494 mila euro per la decisione della prima seione civile della Corte d'appello presieduta dal giudice Vittorio Rossi. L'imprenditore chiede complessivamente sette milioni e 744 mila euro ma la società di Farinea, con i suoi avvocati, conta sul ricorso in appello per ridurre sensibilmente il peso economico di questa causa, riducendo la perdita in massimo 1 milione e 800 mila euro. E’ questa, con tutta la prudenza del caso, la stima di rischio. «Venice Refitting» dovrà attendere l'esito del giudizio di secondo grado relativo all'impugnazione della sentenza non definitiva per ottenere quanto liquidato. Mevorach aveva chiesto i danni perché gli era stato venduto il terreno senza informarlo che era necessaria una profonda bonifica per utilizzarlo. «Viviamo questa vicenda con serenità, la società è decisamente robusta», spiegano dal Cda dell’Immobiliare, rinnovato tra luglio e settembre del 2011.
Oltre al presidente Alfiero Farinea, noto avvocato mestrino, nel consiglio operano gli architetti Giovanna Mar e Silvio Milanese, l’ingegnere Tobia Zordan e l’economista Giovanni Azzoni. La società Ive srl (patrimoniale) è diretta da Tobia Zordan mentre la società Il Teatro è stata incorporata in Ive. (m.ch.)
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