Marghera, torre da rifare: più park e strade per la Venus Venis I

l progetto della torre da cento metri torna sotto esame. Mercoledì il piano viene presentato nella sede di Confindustria
Il progetto venus
Il progetto venus

MESTRE. Più posti auto, con l’aggiunta di un piano interrato e una controstrada che dalla zona del Leroy Merlin collega direttamente al parcheggio interrato, evitando le congestioni che oggi bloccano la viabilità sulla bretella della Romea verso la “Nave de Vero”. Il progetto della Blo Immobiliare srl che vuole costruire la “Venus Venis” a fianco al centro commerciale è tornato all’esame della commissione di valutazione di impatto ambientale della città metropolitana. L’istanza mira ad ottenere in seconda battuta (dopo il rigetto dell’ottobre 2016), il via libera alla costruzione della torre del fashion. Sul sito della commissione Via è stata pubblicata il 31 dicembre scorso.

La torre da cento metri comprende una piastra a destinazione commerciale su cui si erge la torre vetrata di 22 piani: otto piani, tutti soppalcati, hanno funzioni di spazi commerciali (21 mila metri quadrati); dal decimo al diciannovesimo piano un hotel con wellness spa, spazio per il benessere. Centoventi le stanze dell'albergo collegato alla Spa per un totale di 9 mila metri quadri. Gli ultimi due piani ospiteranno un ristorante con terrazza panoramica che promette di poter vedere in lontananza Venezia.

La presentazione al pubblico è stata fissata per mercoledì prossimo, 18 gennaio, alle 17 presso la sede di Confindustria Venezia. Progetto su cui la città si è già divisa: c’è chi la trova un bel intervento per riqualificare un’area, oggettivamente brutta e contraddistinta da capannoni, e chi invece la vede come l’ennesimo spazio commerciale di vaste dimensioni, capace di togliere pubblico al centro di Mestre. Di fondo, c’è il nodo altezza: le norme comunali del Prg fissano nell'area di via Arduino altezze non superiori ai 45 metri, che si possono superare con un piano urbanistico attuativo che i privati vorrebbero evitare puntando sulle possibilità date dalla legge regionale (articolo 18bis) o su una autorizzazione in deroga con una valorizzazione a beneficio del Come. Per ora in discussione in commissione Via della città metropolitana è l’impatto di smog e traffico che preoccupa tutti.

Già prima del rigetto di ottobre, la società aveva aggiornato il progetto aumentando i parcheggi previsti: ai 650 iniziali se ne sono aggiunti altri 350 con un piano interrato. Prevista anche la realizzazione di una controstrada di accesso al parcheggio dalla zona del Leroy Merlin all’accesso del piano interrato con l’obiettivo di eliminare i problemi che già la “Nave de Vero” crea alla circolazione sulla bretella della Romea: le auto in ingresso devono fermarsi per far passare i clienti diretti all’ingresso, con il risultato che nei giorni di maggiore afflusso si creano congestioni viarie che bloccano il traffico tra Marghera e Romea. La nuova viabilità dovrebbe essere in «trincea interrata» lungo il perimetro dell'area «e nelle zone antistanti gli ingressi» si prevedono « ampi ponti che consentono la fermata ai mezzi pubblici e l'accesso ai pedoni». La pavimentazione stradale conterrà una speciale composizione, del tipo “Renova”, contenente principi attivi fotocatalitici che promettono di ridurre gli inquinanti.

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