Chiude la Metro di Marghera, la protesta dei dipendenti
Sambo (PD): «La decisione di Metro di chiudere lo storico punto vendita di Marghera è inaccettabile. Si tratta di una scelta unilaterale della proprietà che mette a rischio 33 posti di lavoro».

Marghera. Braccia incrociate alla Metro di Marghera questa mattina martedì 16 settembre. I lavoratori hanno scioperato sulla scorta della decisione di Metro Italia di chiudere la sede storica di Marghera. Presidio davanti alle porte della sede da parte di una cinquantina di persone.
Tra loro anche Michele Mognato, ex dipendente, giunto a dare sostegno a colleghi ed ex colleghi, e ancora Monica Sambo e Margherita Lachin assieme ai rappresentanti della Filcams Cgil.
La politica
Anche il il Partito Democratico di Venezia, insieme alla segretaria Monica Sambo, ha partecipato al presidio con i lavoratori della Metro per chiedere di fermare la chiusura del punto vendita di via Colombara a Marghera.
«La decisione di Metro di chiudere lo storico punto vendita di Marghera è inaccettabile. – Dichiara Sambo – Si tratta di una scelta unilaterale della proprietà che mette a rischio 33 posti di lavoro e colpisce duramente un territorio già fragile, privando centinaia di attività locali – in particolare della ristorazione e del commercio – di un punto di riferimento fondamentale. Ho depositato una interrogazione per chiedere quali azioni intenda intraprendere il Sindaco e ho presentato una mozione con cui chiedo al Consiglio comunale di esprimere con forza la propria contrarietà alla chiusura, di impegnare la Giunta a farsi parte attiva in tutte le sedi e di ribadire solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici».
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