Marghera, giovane accusato di essere violentatore seriale

MARGHERA. Fermo convalidato e indagini ancora in corso, visto che come riporta anche la trasmissione “Chi l’ha visto” anche altre ragazze potrebbero aver subito in passato la sua violenza. Domenico Zamattio Casalino, il 22enne accusato di violenza sessuale aggravata su minore ai danni di una sedicenne, nel sottopasso della stazione ferroviaria Saronno Sud (Varese), lo scorso 23 settembre, ha un passato di violenze che lo legano a Marghera. Il giovane, nel 2015 quando aveva 18 anni era finito nei guai perché accusato di far parte, unico maggiorenne, di una baby gang che agiva nella terraferma terrorizzando i commercianti del Bangladesh, tra vandalismi e botte. Nei suoi confronti erano state formulate accuse pesanti ed era finito ai domiciliari: rapina, minacce, lesioni con l'aggravante dell'odio e della discriminazione razziale. Sei gli episodi pestaggi contro venditori e commercianti del Bangladesh contestati al gruppo. Il suo avvocato al giudice chiese non tanto il carcere ma aiuto psicologico e sociale.
Tre anni dopo , il nome di Zamattio Casalino, di origini pugliesi, rispunta dalle cronache, nel Varesotto, a Saronno per un reato terribile. I carabinieri, dopo le indagini coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, lo hanno arrestato per aver, a settembre, seguito fino dentro un treno una ragazzina di sedici anni, poi una volta scesi a Saronno l’ha minacciata fingendo di essere armato e poi la ha costretta a subire atti sessuali nel sottopasso di una stazione a Saronno.
Ad incastrarlo il suo Dna trovato sul luogo dell'aggressione e le impronte digitali lasciate su un muro e un portellone anti-panico. L’accusa è pesante: violenza sessuale aggravata su minore.
Nella puntata dalla trasmissione “Chi l’ha visto” su RaiTre mercoledì sera si sono fatte avanti altre giovani donne, che nell’anonimato, hanno raccontato che il giovane ha usato violenza su di loro. E i carabinieri di Saronno hanno lanciato un appello affinché giovanissime donne trovino il coraggio di denunciare, anche in ritardo, quanto subito.
Zamattio dopo aver lasciato Marghera, era andato a vivere a Rovello Porro (Como) ma gironzolava spesso tra il Milanese e il Monzese , dove era noto per altri precedenti di polizia. —
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