Marghera, 300 per l'Italia di Cazzullo

Pubblico partecipe alla presentazione-show del libro del giornalista
Cazzullo al teatro Aurora
Cazzullo al teatro Aurora
 La pioggia che decide di scendere violenta proprio mezz'ora prima dell'inizio dello spettacolo non influisce sul successo della serata dedicata dalla Fondazione Pellicani alla storia d'Italia, e la presentazione-show del libro «Viva l'Italia» tra musica, testi recitati e commenti dello stesso autore Aldo Cazzullo vede al teatro Aurora di Marghera il tutto esaurito. Marghera risponde con un richiamo «di massa» alla proposta: a salutare Aldo Cazzullo e il suo volume sul perché bisogna essere orgogliosi della nostra nazione si presentano almeno in trecento. Anziani che forse ancora ricordano molto della Resistenza, ma anche un gran numero di giovani che, con un omaggio alla città di Venezia che non è solo atto dovuto, fanno commentare all'autore di «Viva l'Italia»: «Venezia è sempre avanti su questi argomenti, lo è stato all'epoca, fin dal 1848 con la rivolta di tutta la popolazione unita, lo è adesso con questa grande partecipazione». E la gente di Marghera (ma non solo) risponde all'invito e alle parole di Cazzullo con una continua partecipazione, commenti prima, durante e dopo lo spettacolo e una emozione trattenuta a stento nel finale, quando sullo schermo del teatro Aurora alle parole dei lettori si affiancano le immagini dei grandi pittori veneti sparsi per il mondo e il grido «Viva l'Italia» esplode, sentito e sincero, da tutta la platea. Quasi due ore che, alla fine, volano, e all'uscita sono pochi a parlare, ancora colpiti dalle parole di Cazzullo e da quello che hanno evocato. Qualcuno tra i più anziani ha gli occhi lucidi, molti tra i più giovani rileggono il libro.

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