Marea a 130: quinta allerta in 13 giorni. Venezia stremata, è guerra di nervi

Il sindaco in sopralluogo: «Bisogna sigillare certe zone della città, fare muretti come a Pellestrina, mettere pompe» 
Interpress/Gf.Tagliapietra. 24.11.19.- Acqua alta a Venezia. nelle foto Rialto,San Marco con il sindaco Brugnaro.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 24.11.19.- Acqua alta a Venezia. nelle foto Rialto,San Marco con il sindaco Brugnaro.

VENEZIA. Ormai è guerra di nervi. Tredici giorni in trincea, cinque allerte rosse per acqua alta superiore ai 140 centimetri. Compresa quella diramata dal Centro maree per ieri alle 9. Il livello della marea si è poi fermato a 130 centimetri registrati alle 9.25 a Punta della Salute-Canal Grande, con mezza città (46%) finita sott’acqua. Stesso valore di marea raggiunto a Chioggia alle 9.05, 136 centimetri alla diga di San Nicoletto al Lido. Ma le sirene suonate in centro storico alle 5.30 ad indicare i 140, oltre che le previsioni diramate sabato, avevano fatto temere il peggio un’altra volta. L’incubo, insomma, sembra ormai non avere fine: dall’acqua granda della sera del 12 novembre con il record di 187 centimetri, passando per i 144 del giorno dopo, ai 154 del 15. E ancora domenica della scorsa settimana con 150 e infine ieri mattina. In serata ancora acqua alta: 120 alle 21.35.

Una città esausta

Venezia è una città che ormai vive con il fiato sospeso, i veneziani sono esausti da questo novembre segnato dalle maree eccezionali ripetute come mai prima d’ora. E non è un caso che nella tarda serata di sabato il centro storico fosse un brulicare di commercianti e cittadini che cercavano soluzioni in extremis per difendersi dall’acqua alta posizionando davanti agli ingressi assi di legno sigillate con la schiuma anti infiltrazioni.

Misura al ribasso

La previsione per ieri mattina, spiegano dal Centro previsioni e segnalazioni maree, è stata modificata al ribasso grazie al vento che nelle ore prima del massimo astronomico ha ruotato localmente da scirocco a est-sud est.

«Valvole nelle fogne»

Il sindaco Luigi Brugnaro è andato in sopralluogo a Castello, alle Zattere ed alla Giudecca. «Martedì lo dirò al Comitatone: bisogna assolutamente sigillare certe zone della città, Castello è una delle prime urgenze. Non è in occasione delle acque eccezionali, ogni anno succede così: una signora piangeva, ha cambiato 4 lavatrici in 4 anni. Durante la riunione a Roma dirò che bisogna fare dei muretti come a Pellestrina, mettere delle pompe ad immersione. Mancano anche delle valvole di non ritorno nelle fognature. Oggi il Mose, se funzionasse, non sarebbe chiuso e quindi non sarebbe servito. Dobbiamo studiare altri sistemi, ad esempio alzando le rive nei punti più bassi». Ottanta i volontari della Protezione civile ieri in servizio tra il centro storico, Burano, Pellestrina ed il Lido per gestire le piccole emergenze. Alla Giudecca un’anziana è rimasta chiusa fuori casa in maglietta e il sindaco ha chiesto l’intervento dei pompieri che sono stati impegnati anche in piccoli interventi per alberi o antenne pericolanti.

Ponte votivo chiuso

Quando ieri mattina la marea ha raggiunto i 120 centimetri, il comandante dei vigili Marco Agostini ha disposto la chiusura del ponte votivo sul Canal Grande che collega Santa Maria del Giglio con la Basilica della Salute. Stop al flusso di fedeli e turisti poco prima delle 8 e fino alle 10.30, quando la marea è scesa nuovamente sotto i 120. Già sabato era stato comunicato l’annullamento della messa delle 9 alla Salute. Cancellata anche la celebrazione delle 10.30 a San Marco. Diverse le parrocchie che hanno tolto le messe tra le 9 e le 10. Ma ci sono state anche chiese, come a Sant’Eufemia, dove il rito si è svolto con un velo d’acqua ancora a terra.

Le previsioni

Per il resto della settimana il Centro maree segnala che i massimi astronomici saranno molto elevati, con la previsione di valori sizigiali di circa 80 centimetri che, sommati al livello medio di questi giorni, protrarranno un livello di marea ancora sostenuto, con massimi che oscillano tra i 100 e i 110 centimetri. Quanto al meteo, l’Arpav prevede per le prime ore di oggi una nuvolosità residua ed a seguire cielo sereno o poco nuvoloso con nebbie in serata. Precipitazioni assenti, minime in discesa e massime in aumento. Ma già da martedì torneranno le nuvole. —


 

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