A Marcon stop al fumo all’aperto nei parchi e vicino alle scuole

Il regolamento di polizia approvato in consiglio comunale punta a salvaguardare le aree dove giocano i bambini e quelle frequentate dai giovani

Giovanni Monforte
L'area esterna della primaria Manin
L'area esterna della primaria Manin

Basta genitori con la sigaretta in bocca in attesa che i figli escano da scuola o dalle attività pomeridiane.

Il Comune introdurrà il divieto di fumo all’aperto in alcune zone sensibili. Niente più sigarette nelle aree vicine ai giochi per i bambini nei parchi pubblici. Ma anche nelle aree adiacenti agli ingressi delle scuole e dei centri per l’infanzia, cimiteri e fermate.

La novità è contenuta nell’aggiornamento del regolamento di polizia e sicurezza urbana, approvato in consiglio comunale.

«Ringrazio il comandante Rubini e il corpo di polizia locale, perché grazie al loro lavoro quotidiano ci danno indicazioni utili per il nostro regolamento», ha spiegato l’assessore alla Sicurezza, Diego Meneghetti, «Il regolamento disciplina, in conformità all’ordinamento giuridico, comportamenti e attività della comunità cittadina, per salvaguardare la serena convivenza, la sicurezza dei cittadini, il corretto uso dei beni comuni».

Meneghetti si è soffermato sulle modifiche apportate in commissione. Tra queste, l’introduzione all’articolo 13, relativo ai comportamenti vietati, del nuovo comma sul fumo all’aperto.

«Anche a seguito di alcune indicazioni da parte di cittadini», ha aggiunto Meneghetti, «abbiamo introdotto il divieto di fumo all’aperto per alcune zone. I luoghi individuati sono le aree poste nelle vicinanze degli spazi destinati al gioco dei bambini, site nei parchi e nei giardini pubblici. Quindi, le aree limitrofe agli ingressi delle scuole di qualsiasi ordine e grado, in orario di attività. Inoltre, nelle aree adiacenti ai servizi all’infanzia, asili nido, centri gioco e sempre in orario di attività. Infine, nei pressi delle fermate del trasporto pubblico locale e cimiteri».

Se il no al fumo può mettere tutti d’accordo, il centrosinistra si è detto perplesso per l’eccesso di altri divieti contenuti nel regolamento. Per Marco Casoni (Pd) «c’è un eccesso di sorveglianza e un difetto di fiducia». «Sono moltiplicati divieti, sanzioni, comportamenti vietati. Espressioni che, pur nel loro intento legittimo, rischiano di trasformarsi in margini di discrezionalità difficili da governare. Penso all’articolo che vieta il bivacco o il dormire sul suolo pubblico». —

 

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