Marco Ruzza in carcere dopo l’ultimo raggiro

Carabinieri di Padova in ricognizione. Una loro auto ha intercettato nelle prime ore del 30 aprile una vettura con a bordo una donna che aveva imbottito di benzodiazepine il figlio di 5 anni con l'intenzione di ucciderlo per poi togliersi la vita. La donna, che ha precedenti penali, è stata arrestata in flagranza per tentato omicidio aggravato e portata in una struttura psichiatrica. Padova, 2 maggio 2019. ANSA/UFFICIO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI PADOVA
Carabinieri di Padova in ricognizione. Una loro auto ha intercettato nelle prime ore del 30 aprile una vettura con a bordo una donna che aveva imbottito di benzodiazepine il figlio di 5 anni con l'intenzione di ucciderlo per poi togliersi la vita. La donna, che ha precedenti penali, è stata arrestata in flagranza per tentato omicidio aggravato e portata in una struttura psichiatrica. Padova, 2 maggio 2019. ANSA/UFFICIO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI PADOVA

Nel 2016 era stato condannato ad un anno e a un risarcimento di 30 mila per aver venduto una Porsche non sua. Nel 2017 aveva truffato un finanziere in servizio a Venezia vendendo una Bmw X1, pagata con 3 assegni per 17 mila euro, e mai arrivata . Vicenda emersa durante un processo per un raggiro ad altri due clienti. Marco Ruzza classe 1979, che in questi anni ha vissuto a Marcon, Zero Branco e Campalto, alle porte di Mestre, ora è finito in carcere. E’ stato smascherato dai carabinieri della Compagnia di Mestre. Le numerose denunce, tutte in serie e con il medesimo “modus operandi” hanno portato infatti ad una serie di denunce e processi. Alla fine la magistratura trevigiana, appurata la bontà dell’impianto accusatorio degli episodi di truffa, ha emesso un ordine di carcerazione, eseguito venerdì dai Carabinieri della Stazione di Mestre. Per l’uomo, considerato il volume delle accuse a carico, è scattato quindi l’arresto per il reato di truffa ed è stato accompagnato in carcere a Venezia dove è chiamato a scontare una pena di anni due e mesi sette di reclusione per le sue truffe “seriali”. —



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