Mappa “solidale” dell’Ava per il restauro della sinagoga

La mappa stampata dall'Associazione Veneziana Albergatori e distribuita in tutte le strutture, in occasione dei 500 anni dalla nascita del Ghetto rende omaggio ai fedeli del culto ebraico e diventa...

La mappa stampata dall'Associazione Veneziana Albergatori e distribuita in tutte le strutture, in occasione dei 500 anni dalla nascita del Ghetto rende omaggio ai fedeli del culto ebraico e diventa lo strumento per contribuire ai restauri delle imponenti vetrate della sinagoga spagnola.

L'iniziativa, presentata ieri dal direttore di Ava Claudio Scarpa e dai portavoce della comunità ebraica lagunare, Paolo Navarro Dina e Gaia Ravà, raggiungerà tutti gli alberghi associati (circa 350 tra isole e terraferma) e consentirà così anche ai visitatori che non conoscono le attrattive storiche e culturali della zona di scoprire i segreti di un'area di Venezia ricchissima di tradizioni e divenuta un simbolo per tutto il mondo.

La piantina, un pieghevole che si apre a libro e che presenta al suo interno, in italiano e in inglese, una sommaria descrizione del Ghetto e delle vicende che l'hanno visto protagonista, è anche la prima carta realizzata al di fuori della comunità originaria a riportare i confini Eruv, un percorso tradizionale intorno a quasi tutta la città utile agli ebrei osservanti per trasportare oggetti anche durante lo shabbat.

Stampata già in ventimila copie, la cartina sarà in distribuzione fino a marzo del prossimo anno e, oltre a riportare tutti i prossimi eventi organizzati per il quinto centenario della fondazione del Ghetto (tra cui spicca l'ormai imminente rappresentazione all'aperto de "Il mercante di Venezia"), contiene anche tutte le indicazioni per le preghiere ebraiche, come voluto dal rabbino capo veneziano, Rav Scialom Bahbout. (gi.co.)

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