Maltratta la mamma novantenne, allontanato
Interrogatorio di garanzia per il figlio, raggiunto dalla misura cautelare dopo la denuncia da parte di alcuni familiari

Avrebbe aggredito verbalmente la madre, ultranovantenne, per questioni familiari irrisolte. Un atteggiamento ripetuto nel tempo, sintomo di un clima piuttosto avvelenato nella casa dove entrambi vivono, a Venezia. E che avrebbe preoccupato, e non poco, alcuni familiari dell’anziana.
Al punto che questi ultimi, dopo gli ennesimi racconti da parte della donna, hanno deciso di rompere gli indugi e di denunciare il figlio cinquantenne della donna. Con l’accusa di maltrattamenti, il fascicolo è finito sulla scrivania del pubblico ministero Ermindo Mammucci. Nei confronti dell’uomo, il tribunale ha ritenuto sussistenti gli elementi per emettere un’ordinanza cautelare, decidendo quindi per imporre nei suoi confronti il divieto di avvicinamento alla madre e l’obbligo di allontanamento dalla casa familiare. I due, infatti, vivevano fino a pochi giorni fa nella stessa abitazione, in centro storico.
Due giorni fa, davanti alla giudice per le indagini preliminari Claudia Ardita, l’uomo è comparso in tribunale per l’interrogatorio di garanzia. Al suo fianco il difensore, l’avvocato Valentina Valenti. Davanti al giudice, l’uomo si è avvalso per il momento della facoltà di non rispondere. La linea difensiva, in questo momento, è quella di attendere l’evolversi delle indagini dal momento che per l’avvocata ci sarebbero molteplici elementi da chiarire in via preventiva.
In base alle prime ricostruzioni, comunque, i maltrattamenti non sarebbero sfociati in aggressioni o in atteggiamenti di trascuratezza del figlio nei confronti dell’anziana madre, bensì sarebbero consistiti in aggressioni verbali ripetute.
Come detto, la denuncia non è stata sporta dalla diretta interessata, bensì da da alcuni familiari della donna, residenti in centro Italia e, appunto, allarmati dai racconti fatti dall’anziana che, al tempo stesso, non intendeva mettere nei guai il figlio, dipendente presso la pubblica amministrazione. Sta di fatto che nel corso dell’interrogatorio di garanzia, l’uomo non ha richiesto altre misure cautelari per non arrecare disagio alla madre.
Bisognerà ora capire come evolveranno le indagini e se l’uomo rischierà o meno di finire a processo con l’accusa formale di maltrattamenti nei confronti della madre. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia