Maggioni passa in rivista i cantieri «Ma servono i 42 milioni promessi»

Masegni da rimettere al loro posto; impianti antincendio da completare; fondamenta e ponti da rialzare. «Se non arrivano i 42 milioni previsti dalla Legge speciale, i lavori di manutenzione si bloccano», ha detto ieri l'assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Maggioni. I cantieri attualmente attivi verranno portati a termine ma rimane ancora quel «30% di Venezia che ha bisogno di interventi e non ci sono soldi», come ha aggiunto il geometra Giuliano Molon di Insula. Ieri mattina, l'assessore Maggioni ha effettuato un sopraluogo in alcuni cantieri del centro storico. Al Ponte dei Giocattoli, gli operai sono al lavoro per ultimare l'impianto antincendio, già realizzato in Campo Santi Apostoli, dove si attende la posa dei masegni sollevati per eseguire l'intervento. In Campo dei Gesuiti, invece, salta all'occhio che la pavimentazione è un'onda di masegni sconnessi e meriterebbe di essere sistemata da cima a fondo: «Andrebbe fatto come a San Giacomo dall'Orio -ha detto dettoMaggioni- che dopo l'intervento è diventato un campo adatto per i bambini. Ma per il momento non ci sono fondi.«Accompagnato dai tecnici di Veritas, al piano terra del futuro complesso universitario nell'ex Caserma Manin, Maggioni ha poi visionato una delle sei centraline di pressurizzazione antincendio presenti a Venezia. Si tratta di una centralina a elettropompa, in grado di funzionare anche senza l'energia elettrica. La rete antincendio sta gradualmente attraversando tutti i sestieri. Dal momento che in area marciana non sono previste centraline, è al vaglio del Comune uno studio di fattibilità sugli impianti interni ai locali delle Procuratie e sulla presenza di un presidio fisso dei vigili del fuoco che possano intervenire subito in caso di incendio. A San Felice, a opera di Insula, sono invece in corso lavori di rialzo della fondamenta e del ponte, che verranno ultimati entro l'anno.