Luzzatto: «Invitato in ritardo»
Il presidente della comunità ebraica: «Una gaffe»

Amos Luzzatto presidente della Comunità Ebraica veneziana
VENEZIA.
Oggi alle 9.30 monsignor Beniamino Pizziol, vescovo ausiliare di Venezia e neovescovo di Vicenza, si recherà a casa del presidente della comunità ebraica lagunare, Amos Luzzatto: gli consegnerà personalmente l'invito a partecipare all'incontro del Papa. Commenta Luzzatto: «Che l'invito sia venuto tardi è veramente una goffaggine unica. Ora andrò certamente ad incontrare il Papa. A un invito non si può rispondere altro che andando. Ma questo è un invito personale di monsignor Beniamino. Infatti un'ora fa (ieri) mi è arrivata la sua telefonata. Con lui ci diamo del tu. Il nostro è un legame di amicizia. Lui si è assunto tutta la responsabilità ma è chiaro che non è sua». L'83enne Luzzatto, per anni alla guida nazionale dell'Unione delle comunità ebraiche, racconta la telefonata: «Monsignor Beniamino mi ha detto: non possiamo fare a meno della tua presenza. Questa mattina mi porterà quell'invito che qualcuno ha deciso di negarci. Si addossa per altri una colpa non commessa. Quindi qualcuno ha detto "no" alla presenza degli ebrei». Il presidente sospira e continua: «Mi dispiace ma la verità va detta, sempre. Era già successo nella capitale con la visita del Papa quando rivestivo la carica di presidente nazionale delle comunità ebraiche. Questi accadimenti devo registrarli. Quando il Papa, questo Papa non l'altro, si è recato in sinagoga non ho ricevuto l'invito. Mi è arrivata la telefonata a 4 ore dalla visita del Pontefice. È chiaro che era un non invito. Significa che prima c'era un'interdizione. Ho preso atto allora, prendo atto ora. E devo prendere atto dell'amicizia di monsignor Beniamino». L'incontro culturale sarà alla Salute. Luzzatto precisa: «Non chiedo di essere invitato e non ho mai chiesto di comparire in prima fila. Se mi invitano è per meriti miei o per la carica che ricopro o tutte e due. Questo lo decide l'invitante. Non so se sarà trasmesso al rabbino capo della comunità. In tali eventi gli inviti vengano ragionati, pesati, soppesati. Non si rimedia all'ultimo momento». D'altro canto monsignor Valter Perini dichiara: «In Basilica ci saranno 1100 persone. Abbiamo invitato il consiglio locale delle chiese cristiane di Venezia. Con la comunità ebraica c'è stato solo un disguido». Da Napoli, in visita pastorale, la delegazione dell'arcidiocesi greco ortodossa dice: «L'invito ci è arrivato da tempo. Il metropolita Gennadios sarà presente in due occasioni, al parco San Giuliano e in Basilica San Marco». E padre Alexey Yastrebov, della chiesa ortodossa russa: «Ci saremo con il nuovo vescovo Nesfor del Patriarcato di Mosca». (n.de l.)
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