Lunedì l’addio a Lorenzo Meggetto La famiglia si chiude nel silenzio

«Preferiamo non dire nulla». È chiusa in un comprensibile e composto dolore la famiglia di Lorenzo Meggetto, 67 anni, l’imprenditore delle scarpe trovato morto dalla moglie Diana Corradi mercoledì alle 14 nella loro abitazione di via Castellana 97, a Zelarino. L’uomo è stato trovato riverso a terra nel magazzino sotto casa, morto suicida dopo essersi impiccato con una corda. La moglie, disperata, ha subito chiamato i soccorsi, ma quando i medici del Suem sono arrivati nella casa di via Castellana non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo.
Non vi sono dubbi sul fatto che si sia trattato di un suicidio, tanto che il magistrato di turno ha restituito subito la salma ai familiari, e anche la data del funerale è già stata stabilita: si terranno lunedì alle 11 nella chiesa di Zelarino, dove in molti si preparano a dare l’ultimo saluto a Lorenzo, che con i suoi fratelli apparteneva a una delle famiglie più note nel Veneto nel commercio di scarpe.
La più recente frontiera professionale di Lorenzo Meggetto erano i negozi di calzature con il marchio Galuchat: tre a Mestre e altri tre, uno ciascuno, a Monfalcone, Fiume Veneto e Forlì. Un’attività che Lorenzo negli ultimi aveva ormai in gran parte lasciato ai figli Davide, Elena e Silvia, che la stavano portando avanti con la stessa passione. Erano affiorati però problemi finanziari, trovandosi chiuse anche le porte di quelle banche che fino a qualche anno prima erano spalancate. Una serie di difficoltà, riconducibili alle gestione dell’attività, che lo avrebbero preoccupato fino al punto di decidere, in un momento di estremo sconforto, in cui gli ostacoli parevano insormontabili, di farla finita. Una decisione che ha gettato nello sconforto i familiari e gli amici, e anche tutti coloro che di Lorenzo apprezzavano la professionalità e le capacità di lavorare sodo per portare avanti l’attività. Quella passione che, a lui e ai cinque fratelli, aveva trasmesso con l’esempio il padre Attilio, che aveva cominciato a vendere scarpe nei mercati della provincia, e nel dopoguerra aveva fondato il gruppo Meggetto, diventato uno dei marchi storici delle calzature in tutto Veneto grazie all’impegno dei sei figli. Oltre a Lorenzo, fondatore del marchio Galuchat, Mario, Giuseppe, fondatore del marchio Max, Piero, Egidio, e Luigi. Con la morte di Lorenzo, dei sei fratelli restano in vita i fratelli Piero e Giuseppe. Familiari e amici vogliono solo ricordare «l’onestà di un uomo che ha sempre lavorato sodo, rispettando le regole e le persone che hanno lavorato al suo fianco».
Intanto una commerciante del centro, Debora Esposti, fa sapere che tra gli esercenti del centro è stata attivata una raccolta fondi da devolvere, in memoria di Lorenzo Meggetto, alla onlus Copii (Comitato piccoli imprenditori invisibili).
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