Lotta a rifiuto selvaggio, via i cestini da San Marco e niente più sacchetti a terra

Accordo Comune, Veritas, Asl per interventi sperimentali nell'area marciana e a Dorsoduro: ogni mese un centinaio di sanzioni, ma le violazioni sono migliaia.
Via i cestini dei rifiuti da piazza San Marco
Via i cestini dei rifiuti da piazza San Marco

VENEZIA. Via gli 81 cestini da piazza San Marco (spesso rigurgitanti di rifiuti): come sui sentieri di montagna, turisti e passanti dovranno tenere i rifiuti con sé, anche se due netturbini presidieranno piazza San Marco (con carretto e barca al seguito) per spazzar via quello che la maleducazione lascerà a terra. E, ancora, una sperimentazione che riguarderà i residenti dell'area della Salute e dell'Accademia. Qui, da giugno  niente più sacchetti dell'immondizia a terra fuori della porta di casa, preda di gabbiani che sparpagliano i rifiuti in ogni dove: residenti ed attività dovranno attendere l'arrivo dello spazzino o - come molto probabile, visto che molti debbono uscire presto di casa - portare il proprio sacchetto alle motobarche che saranno ormeggiate al mattino nei rii della Salute e di San Vio.

Sono due dei punti del progetto messo a punto da Comune commissariato, Veritas e Asl 12 (dipartimento di Prevenzione) per arginare la maleducazione e  il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti: poi la promessa di puntare videocamere su campi, rive, fondamenta (35 in tutto) trasformate quotidianamente dall'inciviltà in discariche abusive. Ma al riguardo c'è il progetto messo a punto da Veritas, ma non ancora finanziamenti o atti concreti da parte dell'amministrazione, anche se i commissari hanno dato il loro benestare.

Sacchetti dei rifiuti "preda" di gabbiani e piccioni
Sacchetti dei rifiuti "preda" di gabbiani e piccioni

Niente sacchetti a terra. Si tratta di una sperimentazione, ma il cambiamento è epocale: fine della raccolta porta a porta alla Salute e all'Accademia. L'obiettivo è evitare che i sacchetti vengano lasciati a terra, preda di gabbiani e ratti. Da giugno - opportunamente informati con una campagna ad hoc -  i cittadini che abitano o lavorano in questa zona di Dorsoduro non potranno più mettere le immondizie fuori dalla propria porta, tra le 6 e le 8 del mattino. Dovranno attendere l'arrivo del netturbino o far-da-sé gettando i sacchetti direttamemte alle motobarche ormeggiate al mattino, nei rii della Salute e di San Vio. Il che varrà anche la raccolta differenziata, che manterrà gli stessi giorni. Coinvolti circa 1300 utenze: 600 nuclei residenti, 350 seconde case, 400 attività.

Via i cestini dall'Area Marciana.   La seconda proposta punta alla qualificazione dell'intera area marciana con l'eliminazione degli 81 cestini portarifiuti. La pulizia sarà assicurata da quattro addetti (due al mattino fino alle ore 13 e due al pomeriggio fino alle 18.30 o fino alle 21 nei periodi di grande flusso) con il compito di mantenere in ordine il selciato con l'ausilio del “tipico carretto”. L'intervento - specifica l'amministrazione commissariale in un comunicato - sarà operativo non appena perverrà il nulla osta della Soprintendenza.

 Telecamere? Forse. "Per quanto attiene alla lotta alle discariche abusive", si legge nel comunicato, "il Comune di Venezia valuterà il collocamento di telecamere di controllo nei 35 siti censiti da Veritas come discarica abusive in cui vengono frequentemente abbandonati rifiuti e materiali ingombranti: ogni anno un milione e mezzo di euro è impiegato per  raccolta e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati". Un progetto realizzato da Veritas, ma per ora sulla carta.

   Le discariche sotto (la promessa) video-vigilanza. Nel sestiere di Castello, le discariche si trovano dietro l’Ospedale Civile, in campo Santa Giustina, Ca’ di Dio, Arsenale (lato sinistro e destro), fondamenta della Tana, San Pietro (zona Fari), Paludo Sant’Antonio, Sant’Elena cantiere Actv ed ex vigili del fuoco, rio terà del Forner; a Cannaregio in calle Priuli, ex Macello, Tre Archi, campo della Crea, Sacca San Girolamo, Ghetto (zona Squero), Sant’Alvise, Madonna dell’Orto, campo dei Gesuiti, fondamenta dei Felzi; a Dorsoduro a Santa Marta e in fondamenta dell’Arzere; a Giudecca e Sacca Fisola alle Zitelle, Redentore, ex Junghans, Sant’Eufemia, San Cosmo, Carcere femminile, area Trevisan, riva San Biasio (distributore), pontile Actv e fontana di Sacca Fisola.

  Le sanzioni. Sulla carta le sanzioni ci sono da tempo per chi abbandona i rifiuti in luoghi non consentiti e fuori dagli orari e dai giorni previsti: 167 euro, ai quali vanno aggiunte le spese per l’intervento e la pulizia della zona. mediamente - ma in tutto il Comune - sono un centinaio al mese i maleducatid el rifiuti pizzicati e multati: ma il malcostume è molto più diffuso.

 Escrementi dei cani.   E’ inoltre ripartita la campagna di sensibilizzazione per la raccolta degli escrementi dei cani con l'affissione in Terraferma di 150 grandi manifesti (a Venezia ce ne saranno altrettanti dopo la metà del mese di giugno). A breve, poi, i proprietari iscritti all’anagrafe canina dell’Ulss 12, riceveranno una lettera con  l’elenco dei cestini utili per buttare il sacchetto (sanzione amministrativa di 150 euro).

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