L'Onu degli studenti al liceo Foscarini

Torna "Foscamun" con tre giorni di sedute aperte al pubblico. Coinvolti 141 ragazzi e una quindicina di insegnanti
Foscamun: da sinistra, Pietro Haas, Francesca Da Ros, Lorenzo Rubbini, Lorenzo Marzo Magno
Foscamun: da sinistra, Pietro Haas, Francesca Da Ros, Lorenzo Rubbini, Lorenzo Marzo Magno

VENEZIA. Dieci e lode agli studenti del liceo Foscarini. Grazie a loro le Nazioni Unite (Onu) sbarcano a Venezia e fino a domenica anche i cittadini potranno assistere alle sessioni - in genere blindate - che saranno invece straordinarie perché ideate, organizzate e dirette dagli studenti di sei classi dei licei Europeo e Classico dello storico istituto veneziano.

Dopo mesi e mesi di intenso lavoro per organizzare tutto nei minimi dettagli, la seconda edizione di «Foscamun» perende il via. Per tre giorni l'Onu, rappresentato per l'occasione dagli studenti, si insedierà tra i banchi, portando al centro delle tavole rotonde i temi più scottanti dell'attualità, scelti rigorosamente dai ragazzi. Si tratta di un progetto che incentiva gli alunni a ricreare in tutto e per tutto la struttura delle Nazioni Unite, con tanto di delegati che rappresentano vari stati nazionali, discussioni con soluzioni messe ai voti e cerimonie ufficiali.

FoscaMun, l'inno di Mameli apre i lavori dell'Onu degli studenti

L'evento si svolgerà a scuola e nell'adiacente chiesa (sconsacrata) di Santa Caterina, per l'occasione addobbata con quasi tutte le bandiere degli stati membri. Quest'anno, oltre agli ormai consolidati studenti provenienti da Verona, dal Messico e dalla Virginia (Usa), si sono aggiunti studenti dalla Spagna (Siviglia) e perfino dall'Australia (Tasmania, Hobart), tutti ospitati nelle famiglie degli studenti. In totale sono circa 350 gli studenti che partecipano all'iniziativa.

Ieri il team centrale, formato dalla segretaria generale Francesca Da Ros, dal vice segretario Lorenzo Rubbini, dal responsabile logistico Pietro Haas e dal responsabile pubbliche relazioni Lorenzo Marzo Magno, stava controllando che tutto fosse pronto per oggi. Walkie talkie in mano, i ragazzi ieri stavano definendo gli ultimi dettagli prima dell'apertura ufficiale questa mattina alle 11.30. «La parte più difficile - hanno detto, già da ieri vestiti con gli abiti istituzionali - è stata quella organizzativa. Abbiamo fatto tantissime riunioni fino a tarda sera per trovare gli sponsor, capire come gestire la sicurezza e la logistica, preparare le sale, il materiale e tutto quello che c'è da fare quando il proprio impegno non è più solo studiare greco, latino e le materie di scuola, ma organizzare un vero e proprio meeting internazionale. È stato bello però vedere che tutto procedeva come previsto».

I delegati sono 97 (inclusi i 31 compagni stranieri) che rappresenteranno 54 nazioni. 141 gli studenti coinvolti nell'organizzazione e una quindicina di insegnanti che li hanno accompagnati, lasciano loro molto spazio autonomo. I temi scelti sono stati messi a votazione: «Uno degli aspetti più interessanti - hanno detto - è che ognuno deve prendere le difese del Paese che rappresenta, magari a volte andando contro alle proprie idee». Ogni giorno le commissioni si riuniranno per affrontare un problema e trovare una soluzione e imparare così a cambiare il mondo.

Tutti possono partecipare. Come si cambia il mondo? Per vedere in piccolo cosa succede nelle immense sale delle sedi dell'Onu, l'Organizzazione delle Nazioni Unite, si può partecipare gratuitamente come uditore all'iniziativa promossa dagli studenti del Foscarini. Le cerimonie di apertura (venerdì alle 11.30) e quella di chiusura (domenica 1 marzo dalle 14 alle 16) si svolgeranno nella Chiesa di Santa Caterina, a Cannaregio, senza prenotazione. Per seguire in diretta sono attivi sito Facebook e Twitter con il nome «Foscamun». Per chi volesse invece entrare nel vivo delle sessioni, la procedura è quella di accedere al sito foscamunliceofoscarini.wordpress.com, andare sulla voce «Regolamento Visitatori», scegliere la propria sessione, inviare una mail, stampare la conferma e presentarsi nella hall del
Foscarini dove i ragazzi vi accoglieranno e accompagneranno nei posti stabiliti. Le sei commissioni, formate da sedici rappresentanti di Paesi diversi, discuteranno dodici temi: biotecnologie, sicurezza alimentare, salute (OMS), epidemia (Ebola), disastri naturali e disastri causati dall'uomo, tratta delle specie (flora e fauna) in via di estinzione, matrimoni forzati, bambini soldato, come prevenire l'acquisizione delle armi dei terroristi, sicurezza nel territorio di Israele, come proteggere i civili dall'Isis e il diritto all'integrità. Il tutto è in inglese.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia