Lo spaccio si è spostato: un arresto a Marghera

Hanno scelto una vecchia fabbrica di via dell’Azoto, per spostare il loro punto di spaccio. Si tratta di tre marocchini già allontanati dalla polizia locale dall’ex Montedison. Uno di loro è stato arrestato lunedì sera dagli agenti del Servizio sicurezza urbana della polizia locale. E stato trovato con oltre un etto di eroina e con trecento euro in banconote di piccolo taglio. Oggi la convalida dell’arresto.
Da qualche settimana gli agenti del commissario Gianni Franzoi hanno iniziato a monitorare una zona di via dell’Azoto, dove si vedeva un andirivieni continuo di tossicodipendenti. Gente che prima frequentava l’ex Cral Montedison fino a quando questo non venne sgomberato, per l’ennesima volta, dalla polizia locale. Ben presto gli agenti hanno capito che in quell’area c’era chi spacciava, Dopo alcuni appostamenti hanno individuato un edificio abbandonato dove in alcune occasioni sono stati filmati tre nordafricani entrare ed uscire a tutte le ore del giorno. Avuta la certezza che quell’edifico abbandonato era diventato il covo di spacciatori hanno deciso di fare irruzione.
L’intervento è avvenuto lunedì verso le 20. Cinque agenti sono entrati in azione quando hanno avuto certezza che all’interno ci fosse qualcuno. E infatti hanno avuto ragione. In una stanza hanno sorpreso un marocchino di 31 anni, con precedenti per spaccio, che seduto ad un tavolo stava dividendo un “sasso” di eroina dal peso di sette grammi. Dalla suddivisione avrebbe ottenuto una quindicina di dosi. Quindi è stato fatto intervenire il cane antidroga il quale ha scovato, nascosto in un anfratto del muro, un sacchetto contenente un altro etto di eroina. Complessivamente la droga avrebbe reso sul mercato 7500 euro.
Soddisfatto dell’operazione il Presidente della Municipalità di Marghera Gianfranco Bettin. Dice Bettin: «Ottima operazione della polizia locale a Marghera. Il nuovo arresto è dunque un buon segno: siamo grati a tutta la polizia locale. Segnaliamo anche, nel frattempo, la situazione difficile creatasi nella zona tra via Rizzardi, piazzale Giovannacci e le vie retrostanti, verso via Fratelli Bandiera, in particolare le vie Bellinato e Fabris, oggetto anche di una petizione da parte di cittadini.
Alcune case abbandonate (in via Rizzardi ai numeri 33 e 37, secondo la petizione), sono diventate nuovi covi di spacciatori e di sbandati, e le zone più appartate punti abituali di spaccio, essendo tra l’altro vicine alla stazione e a via Ulloa e al covo sempre mal frequentato dell’ex scuola Monteverdi. Anche qui bisogna intervenire». —
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia