Livio Corazza ordinato vescovo

CONCORDIA. Emozionante celebrazione ieri mattina nella cattedrale di Santo Stefano. Monsignor Livio Corazza, 64 anni, è stato ordinato vescovo. Sua Eccellenza rimarrà a Concordia Sagittaria fino alla metà del prossimo mese e domenica 22 aprile entrerà nella diocesi cui Papa Francesco lo ha assegnato, quella di Forlì Bertinoro.
È stato un evento epocale, di quelli che la comunità concordiese e il popolo della diocesi di Concordia Pordenone ricorderanno a lungo. La pioggia ha costretto gli organizzatori ad adottare il piano B. I due maxischermi, quello esterno e quello interno, sono stati messi in funzione, ma sul sagrato quasi nessuno ha sfidato la pioggia per assistere alla celebrazione, mentre la tensostruttura sistemata sul parcheggio di piazza I Maggio ha registrato il tutto esaurito di fedeli. In chiesa file ordinate: si entrava solo muniti di un pass.
Tredici i vescovi presenti, 93 i sacerdoti seduti sulle file di destra, in navata centrale; 36 quelli sull’altare. A celebrare il vescovo di Concordia Pordenone, Giuseppe Pellegrini, affiancato dall’arcivescovo di Bologna, Zuppi; e dal vescovo di Padova, Cipolla, amico di monsignor Corazza da lunga data. Nelle prime file, seduti uno accanto all’altro, hanno trovato posto il sindaco della Città metropolitana, Luigi Brugnaro, e il sindaco di Forlì, Davide Drei. Diversi i sindaci e gli amministratori portogruaresi presenti, così come quelli di Pordenone. Poco dietro c’era un forlivese doc: il comandante della compagnia dei carabinieri di Portogruaro, il maggiore Michele Laghi. Don Livio Corazza ha fatto il suo ingresso dietro la Croce e il Vangelo. Ha abbracciato per qualche secondo Luigi Brugnaro, e rompendo il protocollo è corso a salutare alcuni fedeli disabili. Poi è salito sull’altare. L’ordinazione episcopale è durata due ore e mezza. «In questi giorni don Livio ti sarai chiesto cosa fare e quali saranno le attese al tuo arrivo a Forlì», ha detto in un passaggio dell’omelia il vescovo Pellegrini, «le parole di Dio sono un segno. Dovrai rispettare le tradizioni locali e dovrai consolare i cuori spezzati. Don Livio, fermati come ha fatto Gesù, offrendo la misericordia».
In un clima di forte emozione, don Livio si è disteso durante la formula dell’ordinazione. Il rito è proseguito come una messa tradizionale. Dopo la comunione il nuovo vescovo ha preso la parola. «Il mio pensiero va ai miei genitori che hanno cresciuto una famiglia numerosa dove non è mancato il confronto. Sono partito dalla chiesa di San Marco a Pordenone – e qui il vescovo Corazza si è commosso – e poi ho servito varie parrocchie fino a Concordia. Ringrazio gli operatori dei servizi diocesani. Alla Caritas ho imparato il gioco di squadra. Ho ricevuto più di quello che ho dato». L’abbraccio della folla e il suono delle campane di Concordia hanno suggellato una giornata indimenticabile.
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