Lis, la prima grammatica della lingua dei segni pubblicata da Ca’ Foscari

Porta la firma dell’Università di Ca’ Foscari la prima grammatica della lingua dei segni italiana (Lis), pubblicata e distribuita non solo in Italia ma addirittura in tutta Europa.
Ottocento pagine che si propongono di diventare un testo di riferimento per studenti, professionisti (interpreti e assisteni) e comunità dei non udenti per imparare e usare la lingua dei segni, ormai diffusa anche sui mezzi di comunicazione che si premurano di affiancare al giornalista televisivo un traduttore che può far capire quello che si sta dicendo anche alle persone affette dalla sordità . Si tratta, senza dubbio, di un risultato storico, se si pensa che negli ultimi 20 anni gli 800 laureati nell’università veneziana si sono basati sulle dispense fornite dai professori e sugli appunti durante le lezioni. Una svolta doppia anche perché la grammatica è disponibile in formato digitale ed è scaricabile gratuitamente online. A Grammar of Italian Sign Language (Lis), a cura della docente Chiara Branchini e Lara Mantovan, è infatti il primo volume della nuova collana Lingue dei segni e sordità (Liss) delle Edizioni Ca’ Foscari, diretta da Anna Cardinaletti e da Sabina Fontana (Università di Catania). Vengono riportati fenomeni linguistici mai descritti prima e riformulate in un linguaggio accessibile anche a non linguisti proprietà grammaticali pubblicate fino ad oggi solo su riviste specializzate o trasmesse per tradizione orale.
Non una grammatica tradizionale, ma uno strumento digitale corredato da 1.541 video, 712 immagini e 2.367 esempi e collegamenti ipertestuali in grado di rispettare la natura visiva della lingua.
«E’ un risultato storico, frutto di un lavoro congiunto durato quattro anni tra la comunità sorda e la comunità udente» spiega Branchini. La grammatica della Lis è uno dei risultati del progetto Horizon 2020 “Sign-Hun”, della durata di 4 anni, cui ha partecipato il gruppo di ricerca del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Le lingue dei segni coinvolte nel progetto Horizon 2020 Sign Hub sono sette (oltre a quella italiana, la catalana, francese, olandese, spagnola, tedesca, turca) ma quella italiana è la prima grammatica ad essere pubblicata da una casa editrice. Proprio perché si trattava di un progetto europeo, il volume è stato realizzato in inglese. “Ma ora gli studenti”, conclude Branchini, “si sono già messi all’opera per la traduzione in italiano”. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia