Linetti: «Bisogna procedere avanti con le imprese minori»

«La sospensione delle imprese può essere fatta, se i commissari la decidono. Ma si tratta di questioni interne al Consorzio e alle aziende. Il punto adesso è far ripartire i lavori del Mose». Il Provveditore alle Opere pubbliche Roberto Linetti liquida così la polemica in corso tra le grandi imprese azioniste del Mose (CogeMantovani, Grandi Lavori Fincosit e Condotte) e i commissari straordinari. Che hanno comunicato nel corso della riunione del comitato consultivo l’intenzione di sospendere dal Consorzio le tre grandi imprese. Che a vario titolo hanno problemi di bilancio, avendo richiesto il concordato preventivo. O hanno cambiato composizione azionaria. Quanto basta per essere appunto «sospese» in base allo statuto interno del Consorzio approvato nel 2014.
La polemica si riaccende. «Ma non ce n’è motivo», scandisce Linetti, «a noi interessa andare avanti con i progetti, che sono in ritardo. E i lavori li possono fare benissimo le imprese minori del Consorzio, che ne hanno le capacità. Dunque, le veneziane del Consorzio San Marco e le imprese locali per molti anni lasciate ai margini degli incarichi, al più al lavoro in subappalto proprio dalle più grandi.
Sullo sfondo resta la conflittualità fra le imprese e il Consorzio dei commissari. Al Tar sono pendenti alcuni ricorsi presentati da Mantovani che rivendica un mancato pagamento di 100 milioni di euro. Il Consorzio commissariato, da parte sua, contesta lavori non fatti a regola d’arte e buchi di bilancio.
Conflittualità anche a livello politico. Il ministro Toninelli ha sottolineato in aula le responsabilità del Consorzio nei ritardi. Il presidente Linetti lancia l’allarme sui tempi. Il commissario Giuseppe Fiengo, responsabile della parte amministrativa, ci tiene però a ricordare che gli amministratori straordinari sono stati nominati dal presidente dell’Anac Raffaele Cantone e dal prefetto di Roma. E che dunque non rappresentano le imprese ma lo Stato. E che il Mose deve essere concluso, ma nel rispetto della legalità e dopo aver risolto le tante criticità tecniche.
Una di queste, segnalate da un gruppo di ingegneri, è la risonanza delle paratoie in condizioni di mare agitato. Adesso il Provveditore Linetti ha affidato a titolo gratuito alle Università di Cassino e Padova un incarico per uno studio che possa dissolvere gli ultimi dubbi sulla stabilità del sistema. Qualche anno fa ad analoga richiesta, il Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova avevano risposto picche. «Mi pare una richiesta seria, a cui va data una risposta seria», ha risposto adesso Linetti. Anche questo un segno dei tempi che sono cambiati. —
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