Linea 80, alta tensione «La Città metropolitana ha offeso Chioggia»

chioggia
Odissea Linea 80 e pendolari sull’orlo di una crisi di nervi. Continue proteste per gli orari che penalizzano quei lavoratori che ogni giorno si recano a Venezia o a Marghera, ma soprattutto rischio concreto, addirittura di scontri fisici, con gli autisti che si trovano tra l’incudine e il martello di chi dovrebbe fornire informazioni agli utenti, oltre che guidare gli autobus.
La stessa commissione consiliare, tenutasi in settimana, ha confermato le criticità del nuovo servizio, tanto da spingere l’assessore ai trasporti, Daniele Stecco, a chiedere aiuto al Prefetto e, addirittura, a proporre un ritorno di Actv. Carlo Gandolfo di Cittadinanza Attiva spiega i punti più critici della gestione di Arriva Veneto: «Siamo sempre più convinti», dice, «che il primo colpevole sia la Città metropolitana che ha voluto a tutti i costi cedere una tratta che, nonostante vi siano alcuni lavoratori che per accordo sindacale viaggiano gratis, è una delle più redditizie. Poi Arriva Veneto che, evidentemente, non ha valutato al meglio la situazione di una linea particolare che Actv era riuscita a perfezionare in 20 anni di esperienza. La Città metropolitana con questa storia ha offeso Chioggia e tutti quei pendolari che rappresentano il numero maggiore di lavoratori in città. Qualcuno poi ci dovrebbe spiegare chi pagherà tutti i danni che sono stati causati in questi giorni, ore di lavoro trattenute ai lavoratori dalle aziende a causa di ritardi e ore buttate per aspettare autobus che non arrivano o, nella migliore delle ipotesi, viaggi affrontati in piedi per mancanza di posti. Venti anni di esperienza Actv buttati letteralmente in un cestino, un problema che sta diventando anche di carattere sociale».
È soprattutto la mancanza di corse bis a innervosire i pendolari. «Pensavano di risolvere il problema con gli autobus doppi», prosegue Gandolfo «però non garantiscono a tutti di trovare un posto a sedere. D’altronde Arriva Veneto ha vinto l’appalto proponendo di migliorare il servizio con il collegamento verso l’aeroporto, la linea 85, che viaggia sempre vuota, senza però aumentare il chilometraggio totale. Di fatto i chilometri in più della Linea 85 sono stati depennati dalla Linea 80, penalizzando così l’utenza. Chiediamo di ritornare esattamente a come era prima». —
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