«L'Imob, un incubo quotidiano»

Gli abbonati non si rassegnano alle nuove regole. Tante lamentele anche per i servizi sanitari sempre più lontani
LIDO.
Un sogno che allo stesso tempo è un incubo per molti veneziani, e che fa rima con Imob. Anche dall'isola non mancano le proteste, soprattutto ora che sono stati inaugurati i nuovi tornelli al terminal di S. M. Elisabetta.


"Due notti fa ho fatto davvero questo sogno - racconta
Gilberto Paggiaro
- Ero in vaporetto e un controllore di Actv mi chiedeva la tessera Imob. Mi ero dimenticato di bippare, e mi prendevo per questo 42 euro di multa. La cosa più atroce del sogno, era il sentirmi umiliato agli occhi dei passeggeri. Da cinquant'anni ho l'abbonamento e lo pago regolarmente tutti i mesi. L'abitudine a bippare è però difficile da prendere!.


Il signor
Flavio
denuncia i disagi per andare al Civile. "E' assurdo che, quando il personale Actv fa sciopero, dal Lido non ci siano mezzi garantiti per andare in ospedale. Ci faranno morire di infarto nel cemento".


"Se ce ne lasciavano di più sarebbe stato molto meglio, e adesso costa molto anche farsi visitare" fa notare
Sandra Baretta
. Sui disagi della sanità si allinea
Oriella Busetto
. "Ho prenotato un esame alla tiroide al Cup, 15 giorni fa, e mi hanno dato appuntamento a metà ottobre. Per sapere se per caso qualcuno rinuncia dobbiamo però chiamare noi tutti i giorni, perchè l'Asl non si premura di informarci. Ma cosa gli costa avvisare la gente in questi casi, oltretutto con esami importanti come questo?".


Quindi dedica un passaggio a Malamocco. "Hanno da poco piantato degli alberi in località Bassanello, ma il terreno è sempre allagato, tanto che ci abbiamo pure visto nuotare le anitre. Nessuno ha pensato che quelle piante sono destinate a morire?".


Tocca quindi al signor
Giorgio
che interviene sulla Tia. "A febbraio ci hanno chiesto di pagare in anticipo la bolletta dei rifiuti di marzo, adesso ho pagato in anticipo quella di fine giugno. E questo con i rincari. Non trovo giusto che il Comune ci faccia pagare più bollette allo stesso tempo".


Onorina Marini
tocca il tasto della viabilità. "Continua a peggiorare. A città Giardino ci hanno chiuso il park di via Lamberti, così non si trova più posteggio. Ci hanno ristretto le carreggiate di via Gallo, non ci sono le piste ciclabili, e chi va sulle due ruote deve praticamente volare per spostarsi senza correre rischi.".
Giovanni
rincara: «La viabilità lidense è un dramma. Aspettiamo ancora che l'assessore Bergamo ci presenti il Biciplan, e non vedo sbocchi per l'estate con l'area dell'Excelsior che rimane pericolosa».


Dino Frassina
fa invece un lungo elenco. "Ci hanno tolto gli alberi per il Palacinema e adesso chiudono tutto; stanno facendo il Mose e siamo qui a chiederci se funzionerà, dal momento che la ritengo un'opera del tutto inutile, senza parlare dei costi della manutenzione. Abito in via Renier a Città Giardino e sto ancora aspettando, dopo oltre vent'anni, che mi allaccino il condominio alla rete fognaria. E poi in giro è sporco, non ci sono più i netturbini di una volta. Senza contare degli allagamenti continui al Lido, e questo perchè non vengono puliti tombini e caditoie".


Il signor
Umberto
rivolge lo sguardo alla zona di Riva Corinto. "Hanno fatto i nuovi posteggi in Piazza Trau, ma ce ne sono pochi. Se avessero sfruttato meglio Riva Corinto, ne avrebbero potuti fare almeno il doppio. Invece hanno usato anche dei materiali plastici per il fondo, così ogni volta che piove, per salire in auto devi usare gli stivali".


Per
Giancarlo Bullado
servono interventi per "ridipingere le panchine lungo le strade e nei parchi, e va rifatto il marciapiedi in via Cipro all'incrocio con via Aldo Manuzio. Qui ci sono 30 metri sconnessi. Infine va risolto il problema delle bici a S. M. Elisabetta. E' diventato solo un deposito, altro che posti per i residenti".


Nevia Rampini
parla di lavoro. "Sono in cassa integrazione da un anno a Murano, non ci dicono mai nulla e il settore del vetro sta andando a rotoli. Che si sappia". Chiude la signora
Francesca
, in decisa controtendenza. "Al Lido va tutto bene, mi piace così e mi sento sicura. C'è tutto, supermercati compresi".

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